Strategia psicologica: l’ambasciatrice britannica in Ucraina Melinda Simmons ha definito il presunto rapimento di massa di bambini dall’Ucraina da parte della Russia una strategia deliberata per recidere i legami tra l’Ucraina e la «prossima generazione che difenderà il paese».
Intervistata dal media ucraino ArmyInform, la Simmons ha dichiarato che i presunti rapimenti di Mosca fanno parte della sua «invasione ibrida» del paese. I bambini catturati o trattenuti in Russia sono stati «soggetti a una straordinaria e inarrestabile gamma di lavaggio del cervello», ha aggiunto l’ambasciatrice, che «crea una barriera psicologica tra i bambini e i loro genitori».
La Russia avrebbe rapito migliaia di bambini dalle istituzioni statali ucraine e dai «campi estivi» gestiti dai russi. I bambini sarebbero stati rapiti anche dopo essere rimasti orfani a causa della guerra o quando i loro genitori sarebbero stati arrestati dalle autorità russe nelle aree occupate.
A marzo, il presidente russo Vladimir Putin e il commissario russo per l’infanzia Maria Lvova-Belova sono stati incriminati dal tribunale penale internazionale dell’Aia per “deportazione illegale” di bambini ucraini.