Missione di pace del cardinale Zuppi: l'inviato del Papa guarda a Pechino
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Missione di pace del cardinale Zuppi: l'inviato del Papa guarda a Pechino

Il cardinale Zuppi, inviato del Papa per la pace in Ucraina, potrebbe visitare Pechino per cercare soluzioni umanitarie e diplomatiche. L'incontro con Biden ha avuto successo.

Missione di pace del cardinale Zuppi: l'inviato del Papa guarda a Pechino
don Matteo Zuppi
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20 Luglio 2023 - 08.36


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Pechino potrebbe essere la prossima tappa della missione del cardinale Matteo Maria Zuppi, inviato del Papa per la pace in Ucraina, dopo Kiev, Mosca e Washington. È quanto trapela in ambienti diplomatici americani nell’ultimo giorno di visita dell’arcivescovo di Bologna nella capitale degli Stati Uniti, dove martedì ha incontrato il presidente Joe Biden nello studio Ovale dopo una visita al Congresso con una delegazione di parlamentari statunitensi. L’incontro ha soddisfatto anche il Vaticano. Una nota della sala stampa ha riferito che Zuppi ha ricevuto la “piena disponibilità a sostenere iniziative in ambito umanitario, particolarmente per i bambini e le persone più fragili, sia per rispondere a tale urgenza che per favorire percorsi di pace”.

Il Vaticano, che aveva criticato la recente fornitura americana di bombe a grappolo a Kiev, ha mantenuto un certo riserbo durante la visita. La Casa Bianca, invece, ha rilasciato un comunicato stringato dopo l’incontro (che è stato completamente chiuso alla stampa) evidenziando il “desiderio” di Joe Biden, secondo presidente cattolico americano, affinché il Pontefice continui il suo ministero e la sua leadership globale e ha elogiato la recente nomina di un arcivescovo statunitense a cardinale.

Nel loro incontro, hanno discusso degli sforzi della Santa Sede per fornire aiuti umanitari per affrontare le ampie sofferenze causate dalla continua aggressione russa in Ucraina, così come il Vaticano si è impegnato per il ritorno dei bambini ucraini deportati forzatamente in Russia, che si stima siano non meno di 19 mila.

Il focus sembra essere attualmente sulla dimensione umanitaria, dopo la chiusura di Kiev a una mediazione di pace del Vaticano (comunque subordinata al ritiro russo) e alla freddezza del Cremlino, dove Zuppi non è stato accolto da Vladimir Putin, ma dal suo consigliere diplomatico, Iuri Ushakov.

Tuttavia, negli ambienti diplomatici americani, non si esclude che la missione di Zuppi sia anche una missione esplorativa più ampia, per sondare e capire le posizioni delle diverse parti coinvolte. In tal senso, la Cina potrebbe rappresentare un tassello importante, avendo una forte influenza sull’alleato russo e potrebbe essere coinvolta negli sforzi per la pace.

Aprire il dialogo sul fronte umanitario potrebbe essere un primo passo per avviare una discussione più ampia sulla pace, è la convinzione del Vaticano. Il cardinale Zuppi ha legami stretti con la comunità di Sant’Egidio, nota per le sue negoziazioni di pace in molti Paesi, soprattutto africani.

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