Trump sotto indagine per l'assalto del Congresso scatenato dalle sue menzogne
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Trump sotto indagine per l'assalto del Congresso scatenato dalle sue menzogne

Donald Trump ha reso noto tramite un post su Truth Social di aver ricevuto una lettera dal procuratore speciale, Jack Smith, in cui viene informato di essere oggetto di un'inchiesta da parte del grand jury in relazione all'assalto al Congresso.

Trump sotto indagine per l'assalto del Congresso scatenato dalle sue menzogne
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18 Luglio 2023 - 16.59


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Donald Trump ha reso noto tramite un post su Truth Social di aver ricevuto una lettera dal procuratore speciale, Jack Smith, in cui viene informato di essere oggetto di un’inchiesta da parte del grand jury in relazione all’assalto al Congresso.

«Jack Smith il folle, procuratore del dipartimento di Giustizia di Joe Biden, ha inviato una lettera (di nuovo, era domenica notte!) affermando che io sono oggetto di un’inchiesta da parte del grand jury del 6 gennaio», ha scritto Trump affermando che nella lettera «mi vengono dati appena 4 giorni per presentarmi al grand jury, cosa che quasi sempre significa arresto ed incriminazione».

-«Niente del genere è mai successo nel nostro Paese», ha scritto ancora l’ex presidente. Che poi ha aggiunto a caratteri cubitali: «questa è una caccia alle streghe che è un’interferenza elettorale ed un uso completo e totale delle forze dell’ordine come arma politica».

E’ la seconda volta che il procuratore Smith invia a Trump una `target letter´, il corrispettivo del nostro avviso di garanzia, per informarlo di essere oggetto di un’inchiesta federale. La prima era stata inviata a giugno, prima che l’ex presidente venisse poi incriminato dal grand jury della Florida per aver portato via dalla Casa Bianca documenti classificati ed aver poi tentato di ostacolare le indagini per recuperarli.

L’invio quindi di questa nuova lettera potrebbe indicare che, come suggerisce Trump nel suo post, potrebbe essere imminente una nuova incriminazione per il tycoon anche nell’inchiesta federale riguardo ai tentativi di rovesciare i risultati elettorali del 2020 culminati con l’assalto al Congresso del 6 gennaio 2021.

Trump ha espresso quindi la convinzione che sarà incriminato, per la terza volta, perché è «l’avversario politico numero uno di Joe Biden» e sta «ampiamente dominando la corsa per la presidenza».

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