In Francia, la situazione si fa sempre più tesa a seguito dell’uccisione del diciassettenne Nahel da parte di un poliziotto, scatenando violenti scontri nelle banlieue. Questa situazione ha destato preoccupazione non solo in Francia, ma anche tra gli apparati di sicurezza italiani, temendo un possibile “contagio” delle proteste.
La protesta, che ha raggiunto Bruxelles e Losanna, sta assumendo dimensioni sempre più ampie, coinvolgendo centinaia di giovani o altro che manifestano da diversi giorni. Questo scenario preoccupa l’Europa nel suo complesso, richiedendo una riflessione e un’azione coordinata per affrontare le cause profonde di tali tensioni sociali.
Macron vuole ristabilire l’ordine
Un Emmanuel Macron «calmo e determinato» è stato descritto da alcuni dei ministri che hanno partecipato stasera alla riunione dell’Eliseo per «fare il punto della situazione» dell’ordine pubblico in Francia dopo i giorni difficili seguiti all’uccisione del giovane Nahel.
La riunione è stata voluta dal presidente con l’ordine del giorno di «ristabilire l’ordine e tornare alla calma». Macron ha raccomandato ai ministri presenti di ricordare che «il governo resta al fianco della polizia, dei magistrati e dei sindaci». Il presidente – si è appreso – incontrerà domani il presidente del Senato, Gérard Larcher, e la presidente dell’Assemblée National, Yael Braun-Pivet. Quanto alla premier, Elisabeth Borne, riceverà domani i capigruppo dei partiti in Parlamento. Martedì, il presidente della Repubblica riceverà all’Eliseo tutti i 220 sindaci dei Comuni che hanno subito saccheggi e violenze in questi giorni.
La protesta francese arriva in Belgio e in Svizzera
Le violenze esplose nelle banlieue francesi sono arrivate anche nel resto d’Europa: da Bruxelles a Losanna. Nella notte tra giovedì e venerdì disordini si sono registrati nella zona sud del centro di Bruxelles, tra la Gare du Midi e il quartiere di Anneessens. Tafferugli, auto incendiate e atti di vandalismo hanno portato la polizia federale a intervenire con una mobilitazione massiccia terminata con quasi un centinaio di fermi, disposti per la gran parte nei confronti di minorenni.
Poi lo scenario si è ripresentato nel corso del fine settimana, a place Louise, nei pressi del Palais de Justice e Place de la Republique française a Liegi. Oltre centosessanta alla fine le misure amministrative di fermo disposte dagli agenti nel giro di pochi giorni.
In Svizzera a Losanna centinaia di giovani si sono dati appuntamento nel quartiere Flon, mettendo in scena violenze urbane, saccheggi e scontri con le forze di polizia giunte sul posto in assetto anti-sommossa.