“Crimini di piccola e media gravità” commessi da chi è andato a combattere in Ucraina non saranno perseguiti penalmente. La “sanatoria” arriva dai deputati della Duma di Stato hanno adottato immediatamente, in tempi record, nella seconda e terza lettura finale una legge secondo la quale i soldati mobilitati e a contratto che sono andati a combattere in Ucraina possono essere esentati dalla responsabilità penale per crimini “di piccola e media gravità”, si legge nel testo. Con la stessa rapidità è stata adottata una legge che consente ai cittadini condannati e parzialmente idonei di servire sotto contratto durante il periodo della mobilitazione e della legge marziale.
Quanti sono stati condannati per una serie di reati, tra cui stupro, terrorismo, sabotaggio, tradimento e spionaggio, non rientrano nelle due leggi, che ora devono essere approvate dal Consiglio della Federazione e firmate dal Presidente della Federazione Russa, Vòladimir Putin. Nell’autunno del 2022, la Russia ha revocato il divieto di coscrizione per la mobilitazione dei cittadini che hanno una condanna non cancellata o eccezionale per aver commesso un crimine grave. Sono state fatte eccezioni per una serie di reati, tra cui attacchi terroristici, tradimento ed estremismo.
Poco dopo l’inizio dell’invasione su vasta scala dell’Ucraina da parte delle truppe russe, Mosca ha iniziato a reclutare in massa, ad opera di PMC Wagner, i prigionieri delle colonie russe. In cambio, è stato promesso loro il perdono e soldi in contanti. Nel febbraio di quest’anno, il fondatore del PMC Wagner, Yevgeny Prigozhin, ha annunciato di aver smesso di reclutare prigionieri. I prigionieri reclutati nel PMC Wagner resteranno nella storia per aver preso parte alle “battaglie” per Bakhmut, fatte di violenza gratuita e crimini di guerra. L’Ucraina ha rivendicato di aver inflitto enormi perdite agli uomini reclutati dalla Wagner. Le autorità russe e gli stessi rappresentanti del PMC Wagner hanno negato, senza mai avanzare dati che potessero confutare i numeri di Kyiv.