Mosca dice no all'apertura di Kiev: le zone occupate sono Russia e non si restituiscono
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Mosca dice no all'apertura di Kiev: le zone occupate sono Russia e non si restituiscono

Kiev per la prima volta ha fatto capire di essere disponibile a lasciare la Crimea ma per Mosca tutte le zone occupate sono Russia e chiude al negoziato

Mosca dice no all'apertura di Kiev: le zone occupate sono Russia e non si restituiscono
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6 Aprile 2023 - 10.21


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Kiev apre a un negoziato dicendosi disposta a riconoscere che la Crimea – illegalmente occupata e annessa dalla Russia fin dal 2014 – possa finire sotto Mosca. Ma a Putin e aki suoi scherani non basta. Loro vogliono annettere gran parte dell’est e del sud dell’Ucraina e, al massimo, possono negoziare dopo aver finita la conquista dell’intero Donbass e di tutta la regione di Kherson.

” Non possono esserci negoziati sulla Crimea o su altre regioni russe, l’integrità territoriale della Russia non si discute e le affermazioni della presidenza ucraina sulla possibilità di negoziare sullo status della Crimea non è seria ed è irrealistica”

Lo afferma una fonte da Mosca a Ria novosti facendo riferimento a quanto dichiarato al Financial Times dal vicecapo dell’ufficio del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, Andrii Sybiha, secondo cui l’Ucraina potrebbe negoziare con la Russia sullo status della Crimea, se Kiev avrà successo nella sua controffensiva di primavera e le sue truppe raggiungeranno i confini della penisola occupata dai russi.

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“Non possono esserci negoziati sulla Crimea e su altre regioni russe. L’integrità territoriale della Russia non è soggetta a discussione”, ha detto la fonte, definendo la dichiarazione del consigliere di Zelensky “poco seria e distaccata dalla realtà”.

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