Mosca rilancia il negoziato con Kiev ma 'senza precondizioni' per legittimare l'invasione
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Mosca rilancia il negoziato con Kiev ma 'senza precondizioni' per legittimare l'invasione

Il viceministro degli Esteri della Federazione Russa Sergei Vershinin finge di aprire alla pace con l'Ucraina

Mosca rilancia il negoziato con Kiev ma 'senza precondizioni' per legittimare l'invasione
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11 Febbraio 2023 - 11.58


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Mosca apre alla pace? No: perché quando dice che un negoziato deve partire dalla realtà attuale significa che trova legittima l’invasione e altrettanto legittimo prerndersi una parte consensistente dell’Ucraina. Ciò significherebbe che nel 2023 qualsiasi nazione potrebbe sentirsi autorizzata a modificare i confini con la guerra.

La Russia si dichiara pronta per i negoziati con l’Ucraina, ma «senza precondizioni, sulla base della realtà esistente».

 E’ quanto ha affermato il viceministro degli Esteri della Federazione Russa Sergei Vershinin in un’intervista al canale televisivo Zvezda, rilanciata dall’agenzia Tass.

Ricordando che «qualsiasi ostilità finisce con i negoziati» e che la Russia ha «già detto che saremo pronti per tali negoziati», il vice ministro sottolinea che questa disponibilità è «solo per negoziati senza precondizioni, negoziati basati sulla realtà esistente, negoziati che tengano conto di quegli obiettivi, che sono stati annunciati pubblicamente da noi».

L’attacco a Biden

Ha aggiunto Sergei Vershinin: “Sui negoziati per mettere fine al conflitto in Ucraina non decide Kiev, ma Washington e Bruxelles. Ricordando i negoziati di Minsk e di Istanbul, il diplomatico russo sottolinea che se questi sono stati interrotti dalla parte ucraina, «la decisione non è presa a Kiev, la decisione è presa a altre capitali, in primis a Washington, a Bruxelles, quindi bisogna fare domanda lì».

Leggi anche:  Ucraina: Merz scettico sulla proposta di pace per l’Ucraina sostenuta da Trump

Riguardo poi alla possibilità di negoziare con Joe Biden ha detto: «Non dipende da noi, abbiamo chiaramente affermato la nostra posizione», sottolineando la necessità che il presidente Usa ed il suo entourage mostrino «discrezione e saggezza».

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