Emmanuel Macron ha dichiarato che gli aerei da combattimento richiesti dall’Ucraina non potranno “in nessun caso” essere “consegnati nelle prossime settimane”, assicurando di voler offrire armi “più utili” e “più veloci”. “Non escludo assolutamente nulla”, ha dichiarato il presidente francese a Bruxelles sulle consegne dei caccia richiesti da Kiev, dopo un vertice europeo alla presenza del suo omologo ucraino Volodymyr Zelensky.
La visita del presidente ucraino Volodymyr Zelensky ai leader Ue a Bruxelles “poco prima del primo anniversario dall’inizio della guerra è qualcosa di molto speciale” e “un segno di resistenza”. Lo ha detto il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, al termine del Consiglio europeo.
La guerra in Ucraina giunge al 352esimo giorno.
La Russia bombarda Kharkiv e Zaporizhzhia, intensificando gli attacchi nel sud e nell’est mentre le sirene dei raid aerei risuonano in tutto il Paese. Il governo britannico ha detto di non aver ancora deciso nulla sulla fornitura di jet militari a Kiev mentre Zelensky, parlando al Parlamento europeo, ha dichiarato: “L’Ucraina vincerà e sarà membro dell’Ue“. Il premier Meloni ha “ammonito” Macron, definendo “inopportuno” il suo invito al leader ucraino e il presidente francese ha replicato che Germania e Francia “hanno un ruolo particolare da otto anni sulla questione ucraina”. Nel bilaterale con Zelensky, il presidente del Consiglio ha confermato il sostegno italiano a Kiev contro l’aggressione russa. Macron ha inoltre sottolineato che gli aerei da combattimento richiesti dall’Ucraina non potranno “in nessun caso” essere “consegnati nelle prossime settimane”. Intanto Putin ha dichiarato: “La Russia non ha iniziato le ostilità in Ucraina, vanno avanti dal 2014”.