Un fascista che lancia il sasso e nasconde la mano. E così in attesa di capire le conseguenze giudiziarie per aver sobillato i suoi sostenitori ad assaltare i palazzi delle istituzioni.
Jair Bolsonaro ha chiesto un visto che gli permetterebbe di rimanere altri sei mesi negli Stati Uniti per paura di essere arrestato, al suo rientro in Brasile, per l’attacco dell’otto gennaio scorso alle istituzioni democratiche da parte dei suoi sostenitori.
La moglie dell’ex presidente, Michelle Bolsonaro, che ha partecipato alla cerimonia di insediamento dei deputati e senatori del partito del marito fa una mezza smentita: «Non è lui che deve avere paura di essere arrestato», ha risposto alle domande dei giornalisti.
L’ex first lady, che è rientrata la scorsa settimana dalla Florida dove era volata con il marito poco prima dell’insediamento del presidente Luiz Inacio Lula da Silva, ha affermato che il marito è rimasto negli Stati Uniti «a riposarsi». Nei giorni scorsi è emersa la notizia che Bolsonaro che chiesto un visto turistico di sei mesi, una volta scaduto quello diplomatico che aveva usato per entrare negli Stati Uniti quando era ancora in carica.
Nei giorni immediatamente successivi all’attacco di Brasilia, Bolsonaro era stato ricoverato in un ospedale in Florida per dolori addominali, conseguenze dell’attacco con il pugnale subito nel 2018. All’uscita dall’ospedale, l’ex presidente brasiliano di estrema destra aveva assicurato che aveva intenzione di rientrare al più presto in Brasile.
