Coincidenze o qualciosa si muove? Perché a distanza di poche ore prima la Serbia e poi l’Iran (ossia due paese non ostili e anzi amici della Russia) hanno detto e ribadito di non approvare l’espansionismo di Putin e di sostenere l’integrità dell’Ucraina.
L’Iran non riconosce l’annessione della Russia dei territori ucraini di Lugansk, Donetsk e Crimea. Lo ha sottolineato il ministro degli Esteri iraniano Hossein Amir-Abdollahian in un’intervista al canale turco Trt World.
«Riconosciamo la sovranità e l’integrità territoriale dei Paesi nel quadro del diritto internazionale e per questo, nonostante gli ottimi rapporti tra Teheran e Mosca, non abbiamo riconosciuto la separazione della Crimea dall’Ucraina. Non abbiamo riconosciuto la separazione di Lugansk e Donetsk dall’Ucraina perché insistiamo sul nostro principio coerente in politica estera. Quando diciamo che la guerra non è la soluzione in Ucraina, lo intendiamo e lo crediamo come una politica fondamentale e ci basiamo su questo», ha detto il ministro iraniano.
«La posizione della Repubblica islamica dell’Iran è stata chiara sin dall’inizio di questa guerra ed è stata reiterata al più alto livello. Ci opponiamo alla guerra e siamo concentrati sulle soluzioni politiche. Inoltre consideriamo gli atti provocatori della Nato e alcuni dei Paesi occidentali come la principale causa dietro a questa guerra», ha affermato Amir-Abdollahian.
«Abbiamo fatto un grande sforzo per mediare tra Kiev e Mosca a livello di ministri degli Esteri e presidenti, e speriamo che presto ci sarà la pace in Ucraina e la guerra sarà conclusa».
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