“A partire dal 24 febbraio, gli Stati Uniti e il resto del mondo sapevano che l’operazione militare speciale era una guerra non provocata e ingiustificata contro l’Ucraina”, ha detto un portavoce del Dipartimento di Stato americano.
“Alla fine, dopo 300 giorni, Putin ha chiamato la guerra con il suo nome”, ha aggiunto. “Come prossimo passo per riconoscere la realtà, lo esortiamo a porre fine a questa guerra ritirando le sue truppe dall’Ucraina”, ha aggiunto ancora. “L’aggressione della Russia contro la sovranità del suo vicino ha causato la morte, la distruzione e lo sfollamento delle popolazioni”, qualunque sia la terminologia usata da Vladimir Putin, ha proseguito il Dipartimento di Stato.