Sono 11 i condannati a morte per le proteste in Iran. Altre decine di persone rischiano la pena capitale
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Sono 11 i condannati a morte per le proteste in Iran. Altre decine di persone rischiano la pena capitale

L'esecuzione della pena capitale per il primo manifestante condannato, Mohsen Shekar, eseguita giovedì per impiccagione, ha provocato forti reazioni dagli esponenti politici in tutto il mondo.

Sono 11 i condannati a morte per le proteste in Iran. Altre decine di persone rischiano la pena capitale
Mohsen Shekar
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9 Dicembre 2022 - 09.45


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Sono 11 le persone condannate a morte in Iran dopo essere state arrestate durante le proteste che si susseguono da quasi tre mesi nel Paese. Lo denuncia l’Ong ‘Iran Human Rights’, con sede a Oslo, aggiornando il bilancio della repressione delle manifestazioni ad almeno 458 morti, fra cui 63 bambini e 29 donne. L’Ong fa sapere anche che “altre decine di persone rischiano attualmente la pena capitale”, che “la Repubblica Islamica ha intenzionalmente nascosto i nomi dei manifestanti con condanne a morte confermate” e che “gli imputati non hanno accesso ai loro avvocati” e non possono avere contatti con i familiari.

L’Ong: “Altre decine di persone rischiano la pena capitale” – “Altre decine di persone rischiano attualmente la pena di morte, con molti casi non confermati che circolano sui social media”, afferma l’Iran Human Rights’, facendo sapere che alcune delle condanne alla pena capitale emesse riguardano l’uccisione di un ufficiale delle Guardie della rivoluzione durante disordini avvenuti a Karaj il 3 novembre, quando manifestanti stavano commemorando un altro dimostrante ucciso e sono stati attaccati dalle forze di sicurezza.

Leggi anche:  La sfida degli iraniani alle restrizioni del governo per preservare tradizione e identità

Forti reazioni politiche in tutto il mondo – L’esecuzione della pena capitale per il primo manifestante condannato, Mohsen Shekar, eseguita giovedì per impiccagione, ha provocato forti reazioni dagli esponenti politici in tutto il mondo. Il 23enne è stato condannato a morte per aver ferito un agente della sicurezza con un coltello e aver bloccato una strada nella capitale Teheran. Tra le prese di posizione, quella del premier Giorgia Meloni, che in una nota ufficiale ha affermato: “Il governo italiano è indignato di fronte alla condanna a morte di Moshen Shekari, giovane che si era unito alle manifestazioni per la libertà in Iran. Questa inaccettabile repressione da parte delle autorità iraniane non può lasciare indifferente la comunità internazionale, e non potrà fermare la richiesta di vita e libertà che viene dalle donne e dai giovani iraniani”.

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