Parole molto nette del premier socialista spagnolo che ha capito che l’arcuale inquilino del Cremlino sogna i fasti imperialista degli Zar e ha mire revansciste,
“Le ambizioni espansioniste di Putin non si fermeranno all’Ucraina. Riguardano anche le repubbliche baltiche, Polonia, Lituania e altri Paesi che stanno bussando alle porte della Nato“.
Lo ha dichiarato il premier spagnolo, Pedro Sanchez, in conferenza stampa all’inizio dell’ultimo giorno del vertice Nato di Madrid. «Se la Finlandia e la Svezia aderiscono alla Nato non è per animo espansionista ma perché desiderano difendersi da una minaccia reale, ovvero la Russia guidata da Putin», ha proseguito Sanchez, «se non agiamo a difesa dell’Ucraina, il costo e il prezzo che pagheremmo nel presente e nel futuro sarebbe molto maggiore».
Siamo in un momento decisivo per la pace europea. La Russia ha provocato una guerra in un Paese che non rappresentava una minaccia», ha spiegato Sanchez, «questo è un vertice delle democrazie. Per me è un enorme orgoglio che si sia tenuto a Madrid. Voglio ringraziare la pazienza e la solidarietà del popolo di Madrid, che ancora una volta è stato un esempio di comportamento civico». «Oltre al fianco orientale, un’importante progresso che abbiamo ottenuto come Spagna è incorporare il fianco meridionale, perché stiamo vedendo come la Russia si sta espandendo attraverso il Sahel, in particolare in Mali», ha detto ancora Sanchez, «così come siamo favorevoli allo schieramento delle forze nell’Est, anche noi riceveremmo aiuto dagli alleati».