Il massacro di Katyn è uno degli episodi simbolo della seconda guerra mondiale, una strage per cui erano stati accusati i nazisti prima che l’Unione Sovietica ammettesse le sue responsabilità nel 1990. Proprio a Katyn, in Russia, è stato eretto un memoriale per i 25.000 polacchi, per lo più ufficiali dell’esercito ritenuti anticomunisti, massacrati dalla polizia politica dell’Unione Sovietica in una foresta vicino a Smolensk nel 1940 per ordine di Stalin.
Oggi, le autorità russe hanno rimosso la bandiera polacca dal memoriale. “Non possono esserci bandiere polacche sui monumenti russi. Ancora meno dopo i commenti francamente anti-russi dei leader politici polacchi”, ha detto Andrei Borisov, sindaco di Smolensk, su VKontakte, principale social network russo, postando una foto in cui si vede soltanto la bandiera russa che sventola sul memoriale. La decisione di rimuovere la bandiera polacca è stata presa nell’ambito delle crescenti tensioni fra Mosca e Varsavia per la guerra in Ucraina.
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