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Crimea sempre più 'russificata': niente più parole inglesi per contrastare la diffusione della 'lingua dell'Occidente'

Nel dizionario si stigmatizza l'utilizzo di parole inglesi ormai d'uso comune in russo, come leasing, flash mob e freelance.

Crimea sempre più 'russificata': niente più parole inglesi per contrastare la diffusione della 'lingua dell'Occidente'
L'annessione della Crimea alla federazione russa

globalist Modifica articolo

6 Giugno 2022 - 18.26


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Di certo non sono i primi e non saranno gli ultimi. Ma tutto è emblematico dell’ondata nazionalista. «Russificare» la Crimea eliminando gli anglicismi. Niente più parole come spoiler, gadget, selfie o podcast: le autorità russe della penisola occupata vogliono combattere la diffusione della «lingua dell’Occidente» fra i giovani. Per farlo hanno prodotto un manuale e un dizionario intitolato «Parlare russo», in concomitanza con la Giornata della lingua russa.

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Ad annunciarlo è stato il capo del parlamento della Crimea, Vladimir Konstantinov, come riporta l’agenzia ucraina Unian. Nel dizionario si stigmatizza l’utilizzo di parole inglesi ormai d’uso comune in russo, come leasing, flash mob e freelance.

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Le immagini del dizionario, in cui si chiede di «smettere di insultare il popolo russo», sono state diffuse su canali Telegram. 

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Ovviamente un eccesso di esotismi un eccesso di uso di parole straniere quando ce ne sono quelle delle lingue nazionali è sintomo di superficialità e provincialismo. Abolire le parole straniere senza eccezioni è simbolo di ultra-tradizionalismo e miopia. Del resto durante il fascismo il St. Louis Blues veniva presentato come le “Lamentazioni di San Luigi”

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