Ucraina, Amnesty denuncia: "Prove inconfutabili dei crimini di guerra russi"
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Ucraina, Amnesty denuncia: "Prove inconfutabili dei crimini di guerra russi"

L'indagine di Amnesty International è giunta ad una conlcusione, confermando i crimini compiuti dai russi. "E' fondamentale che tutti i responsabili, compresi quelli nella catena di comando, siano assicurati alla giustizia"

Ucraina, Amnesty denuncia: "Prove inconfutabili dei crimini di guerra russi"
Guerra in Ucraina
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6 Maggio 2022 - 11.52


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L’indagine di Amnesty International intitolata ‘Non tornerà. Crimini di guerra nel nord-ovest dell’oblast di Kiev’ è giunta ad una conclusione: “Ci sono prove inconfutabili di crimini di guerra” commessi dai russi in Ucraina. La conclusione è stata presentata oggi nella capitale ucraina. Un rapporto di 44 pagine che si basa su decine di interviste e diverse prove raccolte, tra cui documenti lasciati dalle truppe russe. In particolare Amnesty ha documentato attacchi aerei illegali sulla città di Borodyanka ed esecuzioni extragiudiziali in altre città e villaggi tra cui Bucha, Andriivka, Zdvyzhivka e Vorzel.

”E’ fondamentale che tutti i responsabili, compresi quelli nella catena di comando, siano assicurati alla giustizia”, ha detto il segretario generale di Amnesty Agnès Callamard attualmente in Ucraina, denunciando ”attacchi illegali e uccisioni volontarie di civili”. Callamard ha quindi detto che ”il modello di crimini commessi dalle forze russe che abbiamo documentato include sia attacchi illegali sia l’uccisione volontarie di civili. Abbiamo incontrato famiglie i cui cari sono stati uccisi in attacchi orribili e le cui vite sono cambiate per sempre a causa dell’invasione russa”.

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Come Amnesty ”sosteniamo le loro richieste di giustizia e invitiamo le autorità ucraine, la Corte penale internazionale e altri a garantire la conservazione delle prove che potrebbero supportare futuri procedimenti penali per crimini di guerra”, ha aggiunto. A Borodyanka, a nord-ovest di Kiev, Amnesty ha scoperto che almeno 40 civili sono stati uccisi in attacchi indiscriminati che hanno devastato un intero quartiere e lasciato migliaia di persone senza casa. A Bucha e in diverse altre città e villaggi sempre a nord-ovest di Kiev, Amnesty ha documentato 22 casi di uccisioni illegali da parte delle forze russe, la maggior parte delle quali erano apparenti esecuzioni extragiudiziali.

Durante 12 giorni di indagini, i ricercatori di Amnesty hanno intervistato i residenti di Bucha, Borodyanka, Novyi Korohod, Andriivka, Zdvyzhivka, Vorzel, Makariv e Dmytrivka e hanno visitato i luoghi di numerosi omicidi. In totale, Amnesty ha intervistato 45 persone che hanno assistito o appreso direttamente di uccisioni illegali di parenti e vicini da parte di soldati russi e altre 39 persone che hanno assistito o hanno avuto conoscenza diretta di attacchi aerei che hanno preso di mira otto edifici residenziali.

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