L'eurodeputato bulgaro alleato della Meloni fa il saluto fascista nel parlamento europeo
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L'eurodeputato bulgaro alleato della Meloni fa il saluto fascista nel parlamento europeo

Angel Dzhambazki ha perso la testa mentre nel plenum si discuteva dello stato di diritto in Ungheria e Polonia

L'eurodeputato bulgaro alleato della Meloni fa il saluto fascista nel parlamento europeo
Il saluto fascista dell'eurodeputato bulgaro Angel Dzhambazki,
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16 Febbraio 2022 - 22.05


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Fascisti, feccia della politica. Fascisti, nemici dell’umanità. Eppure sono tra noi grazie anche al fatto che tanti, troppi, hanno sottovalutato la loro presenza.

Durante il dibattito alla plenaria del Parlamento europeo a Strasburgo l’eurodeputato bulgaro Angel Dzhambazki, iscritto al Gruppo Ecr (il gruppo di cui fa parte Fratelli d’Italia), ha insultato il collega Sandro Gozi (Renew Europa) prima dell’intervento di quest’ultimo sullo Stato di diritto in Polonia e Ungheria.

Dzhambazki ha poi abbandonato l’assemblea rivolgendo il saluto fascista verso il vicepresidente del Parlamento europeo, Pina Picierno, che in quel momento presiedeva l’Aula.

Lunga vita a Orban, Fidesz, Kaczynski, la Bulgaria. Lunga vita all’Europa delle nazioni”, ha dichiarato Dzhambazki durante il gesto.

Picierno: “Ho chiesto sanzioni” – Non si sono fatti attendere il commento e la replica della Picierno. “Nella seduta che ho presieduto stasera l’eurodeputato bulgaro Dzhambazki ha esibito il saluto romano. Ho subito condannato l’accaduto e chiesto di sanzionare questo gesto ignobile e inaccettabile. Il Parlamento europeo è un monumento vivo della democrazia contro la barbarie del nazifascismo”.

Leggi anche:  Aspettare, tranquillamente, che i fascisti siano qui?

Dzhambazki: “Odio per il concetto di nazione” – All’Europarlamento si discuteva del meccanismo che condiziona i fondi europei al rispetto dello Stato di diritto, argomento sul quale c’è stata in giornata una sentenza della Corte di giustizia dell’Ue. Durante il suo intervento, il bulgaro Dzhambazki aveva protestato perché secondo lui il dibattito “non prevedeva lo Stato di diritto”, ma “l’odio per l’idea del concetto di nazione”.

L’attacco a Gozi – L’eurodeputato ha poi attaccato i colleghi in aula intervenuti prima di lui, tra cui l’italiano eletto in Francia Sandro Gozi: “Non saremo mai d’accordo con la vostra agenda, l’agenda delle Ong che cercano di distruggere l’Europa, trasformandola in qualcos’altro”.

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