Ucraina-Russia, Putin vedrà Lavrov e Shoigu. G7: "Pronte sanzioni pesantissime"
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Ucraina-Russia, Putin vedrà Lavrov e Shoigu. G7: "Pronte sanzioni pesantissime"

Le parole del Cancelliere tedesco, Olaf Scholz: "Ci aspettiamo da Mosca segnali urgenti di una de-escalation. Un'ulteriore aggressione militare avrebbe conseguenze molto pesanti per la Russia"

Ucraina-Russia, Putin vedrà Lavrov e Shoigu. G7: "Pronte sanzioni pesantissime"
Vladimir Putin, presidente della Russia
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14 Febbraio 2022 - 12.10


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Situazione in Ucraina, ogni ora, sempre più complicata. Il Cremlino ha reso noto che Vladimir Putin oggi incontrerà il ministro degli Esteri Lavrov e quello della Difesa Shoigu per fare il punto sugli sviluppi della situazione in Ucrina.

Oggi parte la missione diplomatica del cancelliere tedesco Olaf Scholz che sarà da Volodymyr Zelensky, mentre domani vedrà Vladimir Putin. “Ci aspettiamo da Mosca segnali urgenti di una de-escalation. Un’ulteriore aggressione militare avrebbe conseguenze molto pesanti per la Russia. Su questo sono assolutamente d’accordo con i nostri alleati” afferma il cancelliere in un messaggio su Twitter. “Stiamo vivendo una minaccia molto, molto seria della pace in Europa”, aggiunge il cancelliere tedesco.

“Oggi a Kiev e domani a Mosca continuerà i nostri colloqui sulla situazione ancora molto serie al confine dell’Ucraina”, dice ancora Scholz, che sottolinea che “a Kiev per me è importante esprimere la nostra solidarietà e il nostro sostegno”.

Molta confusione si è creata attorno alle parole dell’ambasciatore ucraino in Gran Bretagna, Vadym Prystaiko, sulla flessibilità di Kiev che potrebbe perfino rinunciare a ogni ambizione di adesione dell’Ucraina nella Nato pur di evitare una guerra. Parole “fraintese”, spiega poi alla Bbc il Ministero degli Esteri ucraino, sottolineando che la prospettiva di un’adesione all’Alleanza Atlantica da parte di Kiev è “incardinata nella Costituzione”. Per l’Ucraina è “cruciale” avere una “garanzia di sicurezza” e “la migliore garanzia sarebbe l’immediata adesione alla Nato”, ha affermato il Ministero.

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Il Cremlino commenta le parole del diplomatico dicendo che “se l’Ucraina avesse rinunciato a entrare nella Nato, questo aiuterebbe significativamente nella risposta alle preoccupazioni russe”, ma non ci sono indicazioni sul fatto che questa sia la posizione ufficiale di Kiev.

I Paesi del G7, intanto, in una nota congiunta dei ministri delle Finanze, sono pronti a infliggere sanzioni alla Russia dall’impatto “enorme e immediato” nel caso di un’aggressione ai danni dell’Ucraina. “L’attuale dispiegamento militare russo ai confini dell’Ucraina è causa di grave preoccupazione”, si legge nella nota, “noi, i ministri delle Finanze del G7, sottolineiamo la nostra prontezza ad agire con rapidità e decisione per sostenere l’economia ucraina, sostenendo inoltre gli attuali sforzi per identificare con urgenza una strada diplomatica verso la de-escalation. Siamo uniti nella nostra determinazione a proteggere la sovranità e l’integrità territoriale, così come la stabilità economica e finanziaria, dell’Ucraina”, prosegue il comunicato, “il G7, insieme alle istituzioni finanziarie internazionali e in particolare il Fondo Monetario Internazionale tramite il suo ‘Stand-by Arrangement del 2020, stanno fornendo un sostegno finanziario significativo all’Ucraina”.

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