Il capo della squadra Omicidi di Minneapolis: "Fu una violenza ingiustificata"
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Il capo della squadra Omicidi di Minneapolis: "Fu una violenza ingiustificata"

Il tenente Richard Zimmerman condanna la violenza di Derek Chauvin sull'afroamericano ucciso

Richard Zimmerman
Richard Zimmerman
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2 Aprile 2021 - 20.20


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Al processo sull’omicidio di George Floyd che va avanti da una settimana, ha testimoniato oggi il capo della sezione Omicidi della polizia, il tenente Richard Zimmerman, che ha dato la sua versione dell’accaduto: “é stata una forza letale totalmente non necessaria”.
Zimmerman ha spiegato che in quarant’anni di carriera non era mai stato addestrato a mettere un ginocchio sul collo di un arrestato.
“Se metti il ginocchio sul collo di una persona, puoi ucciderlo”, ha detto Zimmerman in aula.
“Una volta che una persona è ammanettata, il livello di minaccia scompare.
E’ ammanettato, come può farti del male?”, ha spiegato ancora l’alto ufficiale di polizia. Nel video che documenta la morte di Floyd per mano di Chauvin, emerge chiaramente che la vittima era già ammanettata prima di essere costretta a terra dall’agente.
“Non vedo motivo per cui gli agenti dovessero sentirsi in pericolo, se è quello che hanno sentito.
E questo è quello che dovrebbero sentire per usare quel livello di forza”, ha spiegato Zimmerman.
La testimonianza del capo della Omicidi di Minneapolis segna un importante punto a favore dell’accusa, nel processo che vede come principale imputato Chauvin.
L’ex agente ha negato le accuse di omicidio per la morte di Floyd, per la quale rischia fino a 40 anni di carcere.

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