Obama attacca Trump: “Ė un acceleratore di disinformazione”
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Obama attacca Trump: “Ė un acceleratore di disinformazione”

Nel mirino dell'ex presidente non c'è però solo l'avversario di Joe Biden ma i Repubblicani, che non hanno preso le distanze dalle teorie cospirative senza fondamento

Trump e Obama
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15 Ottobre 2020 - 16.33


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Un bugiardo seriale che vive e campa sulla menzogna: Barack Obama contro Donald Trump: mentre si prepara a scendere in lizza a fianco del suo ex vice, l’ex leader della Casa Bianca attacca frontalmente il suo successore, responsabile di fare disinformazione. In un’intervista a “Pod Save America” l’ex presidente Usa definisce Trump “sintomo e acceleratore’ di disinformazione. “Quando vedete teorie malsane come QAnon filtrare nel mainstream del Partito Repubblicano, questo significa che all’interno di quell’ecosistema mediatico non ci sono più guardrail”.

Un tempo deciso a non polemizzare con l’attuale inquilino della Casa Bianca, Obama negli ultimi mesi ha ceduto al bisogno di lanciare chiari avvertimenti sulla leadership del suo successore – così alla Convention Democratica – e ha sfruttato i messaggi pubblicitari della campagna per attaccarlo. Nel mirino dell’ex presidente non c’è però solo l’avversario di Joe Biden ma i Repubblicani, che non hanno preso le distanze dalle teorie cospirative senza fondamento che Trump si ostina a diffondere e non hanno obiettato alle pressioni del presidente sul Dipartimento di Giustizia perché perseguisse lui e Biden.”Le sue illazioni sono così assurde che anche le commissioni a guida Repubblicana che le hanno esaminate le hanno respinte. Così come ha fatto l’Attorney General Barr”.

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 L’ex presidente ha anche puntato il dito contro i media conservatori, accusandoli di fomentare la partigianeria, un approccio di cui ha beneficiato Trump a scapito del Partito Repubblicano. “Trump ha espresso o riflesso, in un qualche modo sfruttato esplicitamente le follie diffuse a partire da quei posti, ogni giorno. Se quella roba continua ad essere messa in giro e Trump se ne andrà, qualcun altro risponderà a quel particolare tipo di domanda del mercato”. Ma allo tesso tempo, Obama ha detto di non credere che questo corrisponda “inevitabilmente a ciò che il Partito Repubblicano deve essere. No, non lo credo”.

Ricordando il suo mandato e le false accuse di Trump al suo riguardo – l’affermazione secondo cui l’ex presidente non è nato negli Stati Uniti – Obama cita i complimenti che Trump gli aveva rivolto durante i primi due anni, parlando del suo operato in termini di ‘ottimo lavoro’. Poi sono arrivati gli anni della delegittimazione del primo presidente nero degli Stati Uniti. Trump ha ascoltato e poi si è detto: “Se questo è quello che la gente vuole posso darglielo senza inibizioni”. In politica estera infine, per Obama Trump manca di pazienza e concentrazione. “Quello che ha fatto è stato tentare di decimare sistematicamente l’intera infrastruttura di politica estera”.

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