Com’è nato l’Ucrainagate? Le tappe dello scandalo fino all'impeachment
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Com’è nato l’Ucrainagate? Le tappe dello scandalo fino all'impeachment

Donald Trump è accusato di aver fatto pressione sul suo omologo ucraino, Volodymyr Zelensky, affinchè annunciasse un’indagine sull’ex vice presidente americano Biden.

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19 Dicembre 2019 - 08.19


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“Se consentiamo ad un presidente, qualsiasi presidente, a prescindere da chi sia, di proseguire su questa strada, diremo addio alla repubblica e buongiorno al presidente re” ha detto la speaker della Camera Nancy Pelosi, capofila dei democratici nella battaglia contro Donald Trump.

“Riuscite a credere che oggi sarò messo sotto accusa dalla sinistra radicale, e dai fannulloni democratici, e non ho fatto niente! (quest’ultima frase scritta in maiuscolo, ndr). Una cosa terribile. Leggete le trascrizioni.Questo non dovrebbe mai più succedere ad un altro presidente. Dite una preghiera!” scrive Donald Trump in uno dei tweet sulla questione. “Che atroci bugie dalla sinistra radicale, dai fannulloni democratici. Questo è un assalto all’America e al partito repubblicano” scrive ancora. Ed ancora, proprio mentre la Camera lo sta per mettere sotto impeachment, Trump dice in un comizio in Michigan: “il partito repubblicano è con me”. E forse anche la maggioranza del Paese, visti i primi rilevamenti demoscopici fatti subito dopo il voto. Anche per il Washington Post la popolarità del Presidente non declinerà nemmeno dopo questo grande colpo di teatro.

Com’è nato l’Ucrainagate. Donald Trump è accusato di aver fatto pressione sul suo omologo ucraino, Volodymyr Zelensky, affinchè annunciasse un’indagine sull’ex vice presidente americano e potenziale candidato democratico alla Casa Bianca, Joe Biden, e il figlio, Hunter, ex manager di un’azienda ucraina del gas finita sotto inchiesta per un caso di corruzione. Il procuratore che indagava era stato rimosso al tempo in cui Biden era vicepresidente Usa con delega sull’Ucraina. L’obiettivo di Trump, secondo i democratici, sarebbe stato quello di ottenere un vantaggio politico.

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Ecco la timeline dei fatti avvenuti da gennaio e che hanno portato all’avvio della procedura di impeachment del presidente.

Gennaio: Rudolph Giuliani, avvocato personale di Trump, incontra a New York un procuratore ucraino. Giuliani, rivela il New York Times, preme per avere informazioni, e ottenere indagini su Biden.

7 aprile: a Fox News, Giuliani suggerisce che Biden, in un tentativo di aiutare il figlio Hunter, abbia spinto per ottenere le dimissioni del procuratore ucraino che indagava su un caso di corruzione legato all’azienda dove Hunter ricopriva il ruolo di manager. Giuliani chiede di fare luce sul ruolo dell’Ucraina nel Russiagate, il caso delle interferenze russe sulle presidenziali americane 2016.

21 aprile: Trump chiama il neoeletto presidente ucraino Zelensky per congratularsi, e gli chiede, genericamente, di portare avanti indagini per “contrastare la corruzione”.

25 aprile: a Fox News, Trump dice che il ministro della Giustizia, William Barr, dovrebbe raccogliere informazioni da Kiev su ciò che un conduttore della rete televisiva, Sean Hannity, ha definito “collusione” tra ucraini e democratici nelle elezioni 2016.

6 maggio: l’amministrazione Trump richiama negli Stati Uniti l’ambasciatore in Ucraina, Marie Yovanovitch, accusata di non aver “sostenuto” il suo presidente.

9 maggio: Il New York Times rivela di un viaggio che Giuliani stava progettando in Ucraina per spingere i procuratori a trovare prove su Biden.

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10 maggio: in un’intervista a Politico, Trump dice che sarebbe “appropriato” per lui parlare con Barr delle indagini su Biden. Inoltre spiega che progetta di parlare con Giuliani del suo viaggio in Ucraina. A poche ore dalle dichiarazioni di Trump, Giuliani cancella il viaggio a Kiev.

Metà maggio: secondo un informatore, il cui rapporto è stato consegnato al Congresso, Trump comunica al vicepresidente Mike Pence di cancellare la sua presenza alla cerimonia di insediamento di Zelensky. Andrà, invece, il segretario all’Energia, Rick Perry. 

23 maggio: di ritorno dalla cerimonia a Kiev, la delegazione americana, secondo il New York Times, riporta al presidente l’impressione favorevole suscitata da Zelensky. Trump, però, ritiene tutti i politici ucraini “corrotti”.

13 giugno: in un’intervista a Abc, Trump ammette: “Accetterei da un governo straniero informazioni dannose sui miei rivali”.

10 luglio: nel corso di una colazione al Trump Hotel, il consigliere di Zelensky, Andriy Yermak, chiede a Kurt Volker, inviato speciale americano per l’Ucraina, di metterlo in contatto con Giuliani. Luglio: Yermak parla con Giuliani al telefono per la prima volta.

Metà luglio: Trump ordina a Mick Mulvaney, capo ad interim dello staff della Casa Bianca, di bloccare i 391 milioni di dollari di aiuti militari destinati all’Ucraina e già autorizzati dal Congresso.

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25 luglio: Trump parla al telefono con Zelensky e gli chiede un “favore”: vuole che l’Ucraina accerti se ci sia stato un caso di corruzione e conflitto di interessi che riguarda Biden e suo figlio. Il presidente americano suggerisce al suo omologo che potrebbe lavorare in sinergia con Giuliani e il ministro Barr.

Luglio: dopo la telefonata, secondo un informatore, funzionari della Casa Bianca spostano la trascrizione della telefonata nel file delle comunicazioni protette da segreto di stato.

26 luglio: l’inviato Volker e l’ambasciatore Usa presso l’Unione Europea, Gordon Sondland, ragguagliano i consiglieri ucraini su come gestire le richieste fatte da Trump.

Agosto: Giuliani incontra a Madrid un consigliere del presidente Zelensky.

9 settembre: William Taylor jr, ambasciatore in Ucraina, invia un messaggio a Volker e Sondland: “Penso sia assurdo trattenere fondi destinati alla sicurezza per aiutare una campagna politica”.

9 settembre: l’ispettore generale dell’Intelligence Community, organismo che lavora alla sicurezza nazionale, invia alle commissioni Intelligence di Camera e Senato un’informativa sull’esistenza di un “rapporto” stilato da un informatore, la cosiddetta “talpa”. Le commissioni Affari esteri, Intelligence e Controllo, aprono un’indagine per accertare se Trump e Giuliani stiano abusando del loro potere per interessi personali.

11 settembre: la Casa Bianca comunica ai senatori che sono stati sbloccati i fondi destinati all’Ucraina.

24 settembre: la speaker della Camera, Nancy Pelosi, annuncia l’apertura formale della procedura di impeachment nei confronti del presidente.

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