Trent'anni di abusi sulle ballerine adolescenti, scandalo per l'Accademia di danza di Ontario
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Trent'anni di abusi sulle ballerine adolescenti, scandalo per l'Accademia di danza di Ontario

Una class-action di ballerine ex studentesse contro Bruce Monk, fotografo dell'accademia, che costringeva le studentesse adolescenti a posare nude

Bruce Monk
Bruce Monk
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2 Settembre 2018 - 10.20


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Trent’anni di abusi ai danni di ragazze spesso minorenni quella scoperta in Canada e che ha al centro una delle più rinomate istituzioni del balletto classico al mondo, il Royal Winnipeg Ballet in Ontario. 

Molte ballerine si sono riunite in una class action deposta a novembre del 2016 e che è stata approvata solo a giugno 2018: al centro dello scnadalo è Bruce Monk, insegnante dell’accademia di danza e fotografo. 

Le prime voci riguardanti il comportamento inappropriato erano emerse sui media a cavallo fra il 2014 e il 2015 generando una cascata di denunce di abusi risalienti anche al 1984.

Monk, sostengono le sue vittime, avvicinava le studentesse adolescenti per la realizzazione di un portfolio fotografico. Dopo i primi scatti fatti in palestra però, l’uomo, chiedeva di spostarsi nel suo studio privato con la scusa di realizzare dei primi piani. Una volta lì, invece, quelle che venivano realizzate erano fotografie di nudo o seminudo delle ragazzine.

Sarah Doucet, ex studentessa e prima firmataria della class-action, ha ricordato: “una volta arrivati nel suo studio, lui ha chiuso la porta e mi ha detto in maniera lenta, gentile ma decisa di abbassarmi le spalline del tutù. Avevo paura di contraddirlo, di farlo arrabbiare era comunque un insegnante della scuola, una persona con una grande autorità su di noi. Non so come ho fatto a uscire da quella porta, non ricordo”.

Durante l’indagine ,aperta dalla polizia di Winnipeg in seguito alle numerose denunce si è poi scoperto che Monk, quelle stesse fotografie, le rivendeva online: “Pensare che da qualche parte, su qualche parete, c’è una foto della me adolescente nuda è un vero e proprio trauma”.

La class-action civile segue una decisione di non entrare in materia della Corte penale della contea di Manitoba secondo la quale Monk non aveva infranto nessuna legge. “È la nostra unica chance, la mia unica chance, per far si che i colpevoli pagassero”, spiega Doucet che ora ha 46 anni, “gli ultimi 4 anni sono stati i più difficili della mia vita”.

Fra gli accusati, ovviamente il docente-fotografo, ma anche l’Accademia: “Sono quelli che gli hanno messo in mano la macchina fotografica, quelli che hanno detto alle studentesse: ‘Vi fotograferà lui’, hanno fatto sì che tutto ciò fosse possibile, per anni”.

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