Uccide un orso bianco e cerca di venderne pelliccia: minacce di morte sui social
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Uccide un orso bianco e cerca di venderne pelliccia: minacce di morte sui social

Il cacciatore appartiene però alla comunità Innuit di Makkovik che è autorizzata dal Canada in base al rispetto delle tradizioni tribali

Darrel Voisey e l'orso bianca abbattuto
Darrel Voisey e l'orso bianca abbattuto
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18 Febbraio 2018 - 11.05


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Per lui cacciare l’orso è una cosa normale, perché fa parte delle tradizioni della sua gente, la comunità Innuit di Makkovik, nel Labrador. Poi, lui, l’autorizzazione a cacciare il gigante bianco del ghiaccio ce l’ha, regolarmente chiesta ed ottenuta, nonostante le rigide regole della legge canadese, comunque rispettosa delle tradizioni tribali.
Ma tutto poteva aspettarsi Darrel Voisey meno che la fotografia di lui e della carcassa dell’orso, di cui cercava di vendere la pelliccia, scatenasse una ondata di proteste sui sociali. Non solo una bordata di insulti, ma qualcuno è arrivato ad augurargli la morte (per impiccagione, per essere precisi).
Darrell Voisey è titolare della licenza di caccia all’orso da tre anni (autorizzazione molto ambita e che viene concessa solo a pochissime persone ad ogni stagione) e qualche giorno fa ne ha ucciso un esemplare sul ghiaccio del pack vicino all’isola di Turnavik.
L’uomo ha caricato la pesantissima carcassa su una motoslitta èd è tornato a Makkovik. Qui degli uomi della comunità, ripetendo gesti che sono stati tramandati da generazioni, hanno smembrato la carcassa e congelato la carne.
Dopo ha pubblicato un annuncio su Facebook, sperando di potere vendere la pelliccia.
Apriti cielo! Nel giro di pochi giorni, Darrel Voisey è stato travolto dalla rabbia di moltissimi utenti della rete, alcuni dei quali sono andati al di là della protesta.
“La gente – commenta Darrel – dice che gli orsi polari sono quasi estinti, che non dovrebbero essere uccisi e che quelli che sparano contro di loro dovrebbero essere impiccati o gettati in prigione. Penso che alcune persone non conoscano il nostro modo di vivere”. Una tesi che, in qualche modo, trova conferma nel fatto che l’orso polare non è considerato una specie a rischio, secondo il canadese Environment and Climate Change Canada, ma è stato indicato come specie di particolare interesse, nell’ambito di una legge di tutela degli animali.
A conferma della virulenza dei commenti degli utenti per l’iniziativa di Darrell Voisey, Facebook ne ha deciso la rimozione.
Darrell Voisey sottolinea che la caccia è legale e che la carne dell’animale è usata come cibo da sempre. ”Credo – dice ancora – che le persone che vivono fuori dalla nostra regione dovrebbero imparare di più sulle usanze del Labrador”.
Comunque, Darrel ha raggiunto il suo obiettivo: ha anche trovato un acquirente per la pelle del suo orso.

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