Emma Bonino: l'asta di uomini in Libia? Si è sempre saputo
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Emma Bonino: l'asta di uomini in Libia? Si è sempre saputo

L'ex ministro degli Esteri: "Uomini, donne e bambini ridotti in schiavitù, stuprati, battuti, ammassati uno sull'altro, si sapeva tutto ma io passavo per una visionaria".

Emma Bonino
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15 Novembre 2017 - 10.41


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La leader radicale Emma Bonino, ex ministro degli Esteri, in un’intervista alla Stampa fa intendere che non è rimasta stupida dal video della Cnn: “L’asta di uomini è solo una variante dell’orrore che conosciamo. Uomini, donne e bambini ridotti in schiavitù, stuprati, battuti, ammassati uno sull’altro. Si sapeva tutto e da tempo”. “Gli ispettori erano pochi e io passavo per una visionaria” nel denunciare la situazione. “Poi è arrivato il rapporto di Médecins Sans Frontières e poi il ministro Minniti ha dichiarato che i campi in Libia erano la sua ossessione e che l’Oim e l’Unhcr ne avrebbero ‘migliorato’ le condizioni”, spiega Bonino. “Il risultato è che la Libia permette a mala pena di visitare di tanto in tanto qualcuno dei 29 centri ufficiali di detenzione, quelli di cui abbiamo letto i reportage giornalistici. Il resto, a cominciare dai centri illegali, è terra di nessuno”. Rispetto all’accordo siglato dall’Europa con la Turchia, quello con la Libia “è peggio” e va rivisto. “Per quanto io sia critica con Erdogan e il suo Stato autocratico è pur sempre uno Stato e ha il controllo del territorio. In Libia – sottolinea Bonino – ci siamo accordati con un governo che non controlla neppure i suoi uffici e, direttamente o indirettamente, ha appaltato la questione alle milizie. Abbiamo anche assistito a una cruenta guerra tra bande per la gestione dei migranti”.

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