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Daphne Galizia: Malta scende in piazza per chiedere la verità

In migliaia a La Valletta per dire "Giustizia" e "Non abbiamo paura". I concittadini della giornalista uccisa vogliono le dimissioni del commissario Lawrence Cutajar e del procuratore generale dell'isola

La manifestazione per Daphne a Malta
La manifestazione per Daphne a Malta

globalist Modifica articolo

22 Ottobre 2017 - 20.08


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Nel nome di Daphne Caruana Galizia, morta nell’esplosione della sua auto lo scorso lunedì, migliaia di persone sono scese in piazza a La Valletta per chiedere la verità e le dimissioni del commissario Lawrence Cutajar e del procuratore generale dell’isola. I manifestanti si sono radunati dietro a uno striscione con su scritto “Giustizia” agitando cartelli che recitavano slogan del tipo “i giornalisti non saranno messi a tacere” e “non abbiamo paura”.

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E intanto la Polizia di Malta, con l’assistenza degli esperti forensi olandesi e statunitensi, sta investigando sugli articoli pubblicati sul blog della giornalista. In particolare sono al vaglio alcuni pezzi nello scorso marzo in cui la giornalista avrebbe dimostrato che esistevano reali minacce per la sua vita indicando persone maltesi e straniere coinvolte in varie attività illecite.

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A sorpresa il  governo maltese offre, con una mossa “senza precedenti”, un milione di euro a chiunque porterà informazioni che conducano all’identificazione dei responsabili dell’assassinio di Daphne Caruana Galizia. Lo rende noto un comunicato del governo de La Valletta. “Questo è un caso di straordinaria importanza e richiede misure straordinarie e giustizia deve essere fatta, a qualsiasi costo”, aggiunge la nota spiegando che le informazioni possono essere passate alla polizia anche “confidenzialmente”

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