Dal burkini al bikini: le donne algerine si spogliano in spiaggia per protesta
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Dal burkini al bikini: le donne algerine si spogliano in spiaggia per protesta

Tremila musulmane si sono date appuntamento nelle spiagge di Annaba

Tremila donne algerine in spiaggia col bikini per dire basta al fondamentalismo
Tremila donne algerine in spiaggia col bikini per dire basta al fondamentalismo
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14 Luglio 2017 - 13.07


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Dal Burkini al Bikini il passo non è per niente breve. Eppure, loro, le donne algerine, l’hanno fatto: in 3000 si sono date appuntamento sulle spiagge della località balneare di Annaba per protestare, rigorosamente (s)vestite di costume due pezzi, contro l’obbligo di indossare il Burkini anche in spiaggia e contro la presenza dei fondamentalisti “moralizzatori”. E’ da diversi giorni che piccoli gruppi di donne provano a unirsi in una dimostrazione di forza e consapevolezza,  grazie anche al tam tam dei social network, che sta scandendo il passaggio di stagione, dalle ‘primavere’ alle ‘estati arabe’.  

La presenza di uomini nelle spiagge, che intimidiscono e minacciano le bagnanti musulmane in costume, e le invitano a coprirsi, o a lasciare la spiaggia, è diventata ormai un’emergenza in diversi paesi del Marghreb. Nelle spiagge di Annaba, in particolare, si è sviluppata anche con la denuncia social. Un gruppo si era specializzato a fotografare via Facebook le donne in costume nelle spiagge, per poi denunciarle con la pubblicazione nella piazza virtuale.

Dietro al Burkini, che è sì un simbolo carico di significati per la cultura musulmana, c’è però anche il diritto alla libertà di scelta da parte della donna. Perché – fanno notare le manifestanti in Bikini, è più facile che una donna col costume a due pezzi difenda il diritto di indossare il Burkini e non viceversa. Difficile trovarle i virtuosi dell’ortodossia balneare in prima fila a difendere una libertà che non corrisponda alla loro.

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