Tunisia, un mese di carcere perché mangiavano in pubblico durante il Ramadan
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Tunisia, un mese di carcere perché mangiavano in pubblico durante il Ramadan

Quattro persone sono state condannate per "offesa al pudore" all'indomani dell'annuncio di una manifestazione per tutelare le libertà individuali.

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1 Giugno 2017 - 16.37


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Quattro tunisini sono stati condannati a un mese di detenzione per “offesa al pudore” dopo aver mangiato in un parco pubblico durante il ramadan, il periodo del digiuno sacro ai musulmani, iniziato il 26 maggio. Lo hanno dichiarato alla stampa fonti della magistratura di Biserta, nel nord del Paese. La condanna arriva all’indomani dell’annuncio di una manifestazione organizzata nella capitale per tutelare le liberta’ individuali dei ‘fattara”, coloro che non rispettano il digiuno. L’iniziativa nata su Facebook si svolgera’ a Tunisi l’11 giugno, “contro l’oscurantismo” e la chiusura imposta di caffe’ e ristoranti. Durante il mese santo, “un gran numero di esercizi chiudono per ragioni commerciali dovute all’assenza di clientela- si legge sul portale d’informazione locale ‘Kapitalis’- ma altri si vedono costretti a farlo sotto pressione delle diverse municipalita’”. In Tunisia, nessuna legge vieta di mangiare o bere in pubblico durante il ramadan, ma il dibattito sulla questione e’ molto acceso. La nuova costituzione approvata nel Paese dopo la rivoluzione del 2011 garantisce la liberta’ di culto e di coscienza, ma allo stesso tempo definisce lo Stato come “custode della religione”. 
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