In fondo l’obiettivo sembra essere lo stesso. Mirare l’Isis per colpire i curdi. La prima fase delle operazioni militari turche in Siria si è conclusa, ma ne seguiranno di nuove. Lo ha detto oggi il presidente turco: “La prima fase dell’operazione Scudo dell’Eufrate si è conclusa dopo che al Bab in Siria è stata liberata dai terroristi. Adesso ci stiamo preparando per nuove operazioni contro gruppi terroristici in altre regioni”, che “avranno nomi diversi”. Lo ha detto il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, citando tra i possibili obiettivi il Pkk curdo e i curdi siriani del Pyd, l’Isis e Feto (la presunta rete golpista di Fethullah Gulen). L’intervento militare turco nel nord della Siria, avviato il 24 agosto 2016, era stato dichiarato concluso la scorsa settimana.
Nel frattempo, le Forze democratiche siriane (Sdf), formate in gran parte da milizie curde appoggiate dagli Usa, stanno avanzando verso Raqqa.
