“Questa settimana in Siria più di 20 bambini sono stati uccisi in attacchi aerei a Manbij e un ragazzo di 12 anni è stato brutalmente assassinato ad Aleppo”. La denuncia è arrivata da Hanas Singer, rappresentante Unicef in Siria.
“Secondo i partner sul campo dell’Onu, le famiglie del villaggio di al-Tukhar, vicino Manbij, a 80 chilometri ad est di Aleppo, si preparavano a fuggire quando sono iniziati gli attacchi aerei” ha aggiunto il rappresentante.
L’Unicef ha fatto una stima approssimativa dichiarando che 35.000 bambini sono al momento intrappolati a Manbij e dintorni.
“Nelle ultime sei settimane, mentre le violenze si stanno intensificando – ha aggiunto Singer – oltre 2.300 persone sono state uccise nella zona, tra cui decine di bambini. Questi terribili episodi rendono ancora più chiare alle parti in conflitto le loro responsabilita’ condivise di rispettare le leggi internazionali umanitarie che proteggono i bambini in guerra”.
Il reppresentante dell’Unicef ha poi aggiunto: “Deploriamo ogni forma di violenza e sollecitiamo tutte le parti in conflitto in Siria a fare ogni sforzo per evitare la perdita di civili. Non importa dove si trovano in Siria o sotto quale potere vivono, assolutamente nulla giustifica gli attacchi sui bambini. Tutte le violenze contro i bambini devono immediatamente terminare”.