I deputati dell’opposizione in Kosovo hanno lanciato ancora gas lacrimogeni nell’aula del Parlamento durante una riunione del comitato direttivo, che ha dovuto nuovamente interrompersi: l’incontro avrebbe dovuto decidere la data per l’elezione del nuovo presidente del Kosovo ma questa volta la reazione del governo è stata più decisa ed [d]Aida Derguti[/b], vice presidente del Parlamento è stato arrestato perchè sospettato di essere il responsabile del lancio del gas .
Lui naturalmente ha colto l’occasione per un comizio improvvisato e mentre i poliziotti lo portavano via ha gridato rima è stata arrestata, Derguti ha detto che la coalizione di governo si preoccupa solo di attuare gli accordi che vanno contro gli interessi dei kosovari:”Questo governo anti-costituzionale si propone di eleggere un presidente che non rappresenta l’unità del popolo e vuole soltato soddisfare le richieste della Lista serba per far nascere un’associazione dei Comuni”, ha detto Derguti.
A suo dire, le interfenze dell’opposizione hanno soltanto lo scopo di difendere la sovranità del Kosovo e non sono violente: “Il gas lacrimogeno non sarà un mezzo democratico, però è pacifico. Abbiamo detto loro che gli parleremo solo quando fisseranno la data di nuove elezioni politiche, e che il nuovo presidente dovrà essere scelto dal Parlamento futuro, anche perchà una sua elezione in queste circostanze servirebbe solo ad approfondire la crisi “, ha continuato.
I leader dell’opposizione kosovara continuano a interrompere le sessioni parlamentati ed a protestre in piazza accusando la coalizione che ha la maggioranza di non avere la legittimità per eleggere un presidente nelle attuali circostanze politiche.
Il capo della Alleanza per il Futuro del Kosovo, Ramush Haradinaj e quello di Progresso per il Kosovo hanno chiesto al Parlamento di non votare per l’elezione del presidente.”Il Parlamento non ha la legittimità per eleggere il presidente”, continua a dire Haradinaj.L’unico candidato per il posto di presidente è vice primo ministro, Hashim Thaci.
(Elton Tota, Ibna)