La Serbia ha appena aperto due nuovi centri di accoglienza per rifugiati nei pressi della frontiera ungherese, ma la questione sta già cambiando di segno poiché ormai si tratta di accogliere i migranti nel lungo termine, ed il Paese non se lo può permettere. A lanciare nuovamente l’allarme è il presidente Tomislav Nikolić, il quale ripete che il problema deve essere affrontato congiuntamente da tutta l’Europa e la Serbia”non vuole spingere via i migranti su con la forza”, ma non può risolvere la questione della loro permanenza sul suo territorio.
“La Serbia non può risolvere il problema da sola e non costituisce la destinazione finale dei migranti, ma solo un Paese di transito. L’Unione europea[b/] però, ed in particolare i Paesi che sono più attraenti per i migranti,[b] vuole che questo gioco venga giocato al di fuori del suo territorio, in modo che i migranti non raggiungano Francia, Germania Gran Bretagna Queste persone non si attaccano alla Serbia,non vogliono vivere in Serbia, perché qui non ci sono posti di lavoro neanche per chi vi è nato : i ricchi sono più in là , ma si aspettano che sia la Serbia ad affrontare il problema
mettendo su filo spinato recinzioni . Mi chiedo cosa accadrebbe se i migranti hanno cercassero di forzare le barriere : la polizia serba o l’esercito certamente non sparerebbero ai migranti, ma resta tutto da vedere come si metteranno le cose nei paesi dell’Unione europea”.
“Il problema è molto più grande, molto più grave e
molto più pericoloso di come Bruxelles lo vuole rappresentare almondo , noi lo sentiamo profondamente ma non siamo in gradi di risolverlo: è imposssibie spingere via queste persone con la forza, ma altrettanto impossibile sarebbe risolvere questo dramma solo con la costruzione di centri di accoglienza”.
L’ Ungheria intanto continua ad innalzare barriere/[b]: sabato è stata completata la costruzione di un
recinto di filo spinato lungo il confine con la Serbia, fa sapere il ministero della Difesa,ma subito l’ esercito ha iniziato
metri . L’atteggiamento dei serbi continua a essere del tutto opposto: la società telefonica “Telenor” ha deciso di mettere a disposizione dei migranti una [b]connessione Internet gratis nei dintorni della stazione degli autobus di Belgrado:l’azienda ha attivato una connessione wireless nel parco vicino alla principale stazione degli autobus di Belgrado, e questo permettere ai rifugiati di contattare le loro famiglie. Una seconda zona Wi-Fi aperta diventerà operativa nel
prossimi giorni nella posizione più frequente in cui si riuniscono i migranti, nel parco di fronte alla Facoltà di Economia della capitale.
Fonti: Khabar Tv, Agenzie