L’Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa (Osce) ha sollecitato la Bulgaria a fermare immediatamente gli sgomberi dei rom e ad affrontare con metodi alternativi la delicata questione sociale.
Il messaggio dell’Organizzazione internazionale è giunto a Sofia alcuni giorni dopo che la Corte europea dei diritti dell’uomo ha chiesto la sospensione dell’abbattimento di due costruzioni abusive nel villaggio bulgaro di Garmen nel Sud-Ovest del Paese.
A favore della comunità rom si sono mosse anche diverse organizzazioni non governative bulgare per la tutela dei diritti umani. Tali associazioni hanno sottolineato che nel caso le abitazioni venissero abbattute, diverse persone, tra cui minori, bambini con disabilità e una donna incinta, si ritroverebbero senza casa.
“Le famiglie rom nel comune di Garmen sono state sfrattate con la forza dalle loro case lo scorso 29 giugno e ci sono rapporti attendibili che lasciano intendere come gli sgomberi continueranno anche questa settimana. Tali azioni sono andate in scena in risposta ad una serie di proteste anti-rom e in un clima contro la comunità zigana voluto da alcuni partiti politici”. È quanto dichiarato da Michael Link , direttore dell’Ufficio Osce per le Istituzioni democratiche e i diritti umani (ODIHR).
“Le autorità bulgara dovrebbero subito fermare ulteriori sgomberi che priverebbero i rom di una dimora”, ha sottolineato Link aggiungendo che “tali azioni devono avvenire in conformità alle norme internazionali e dopo aver fornito un alloggio adeguato a coloro che verranno sfrattati”.
Il direttore dell’ODIHR ha voluto, inoltre, sottolineare la gravità del problema: “Le proteste confermano la persistenza del pregiudizio e del razzismo nei confronti dei rom e dei sinti nella nosta società. I politici dovrebbero dare l’esempio e astenersi dal professare una retorica anti rom solo per ottenere il sostegno dell’elettorato. Inoltre – ha dichiarato Link – tali atteggiamenti non sono in linea con gli impegni assunti dalla Bulgaria per combattere la discrimazione e promuovere le pari opportunità tra tutti i cittadini”.
Fonte: novinite