Berlino respinge gli albanesi
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Berlino respinge gli albanesi

In Germania nonostante respingiementi e rientri forzati le richieste di asili da parte degli skipetari continuano ad aumentare e la risposta è una lina dura: ormai, no a tutti<br><br>

Berlino respinge gli albanesi
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15 Giugno 2015 - 10.46


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Gli emigranti clandestini provenienti da Kosovo e Albania continuano a rappresentare la parte più massiccia dei flussi che provengono dai Balcani, e per questa ragione le autorità tedesche hanno deciso di mettere in atto una ferma risposta per fermare l’ondata di emigranti illegali.

Gli ultimi dati dimostrano che mentre la politica del rifiuto generalizzato dell’asilo e la diminuzione dell’assistenza umanitaria hanno fatto nettamente calare gli arrivi da altri Paesi, (b]continua invece a salire il numero di richieste di asilo di persone giunte dall’Albania[/b], sia a causa delle disastrose condizioni economiche del paese delle Aquile sia per via di una campagna di informazione errata che pure si è diffusa in maniera incontrollabile, Negli ultimi mesi i migranti arrivati illegalmente dal Kosovo sono stati rimpatriati al ritmo di centinaia al giorno ed a spese dei governi del Paese d’origine, ma nonostante questo l’afflusso di albanesi in territorio tedesco negli utimi mesi è notevolmente aumentato. Soltanto ad aprile, secondo il ministero degli Interni tedesc, il numero di cittadini albanesi che hanno richiesto inutilmente asilo ha raggiunto la cifra di 4.992 unità mentre a marzo è stata di 4,794 persone ed a febbraio di 3020.

Le autorità tedesche sanno bene che i motivi che obbligano i cittadini albanesi di lasciare il loro Paese sono la disoccupazione e la povertà. ma Berlino ha ripetuto più volte che anche che non facendo parte l’Albania non fa parte della lista dei Paesi ritenuti “problematici” i suoi cittadini albanesi non possono beneficiare di asilo,e dunque le autorità nazionali sono determinate a rimpatriare tutti i cittadini albanesi che hanno richiesto asilo in Germania ed anzi nei mesi a venire intensificheranno le espulsioni, ed anche per questo motivo, hanno accelerato le procedure per la gestione dei casi di asilo.

Fra l’autunno e l’inverso scorsi un gran numero di albanesi ha cominciato a lasciare il paese per andare in Germania a seguito di un annuncio della autorità tedesche che avevano invitato 50 mila lavoratori stranieri di diverse professioni a recarsi nel Paese, però l’elenco è esaustivo e non prevede la concessione del visto di lavoro o di altri privilegi a chi arrivi in forma illegale e non sia in possesso dei requisiti richiesti. Berlino fa l’altro ha ribadito più volte che chi vuol’essere accolto in Germania per svolgere un lavoro regolare dovrà rivolgersi prima al consolato della Repubblica federale nel suo Paese, fornire tutta la documentazione richieste e potrà essere accolto solo una volta ottenuto un permesso ufficiale. Tutti gli altri verranno espulsi immediatamente.

Nonostante il ben noto rigore tedesco, però, la fame a la disperazione che si vivono in Albania e nel Kosovo continua a incoraggiare i migranti clandestini e tentare la fortuna all’Ovest, ed il risposta Berlino ha deciso di dare un giro di vite, visto soprattutto il momento che l’Unione europea sta vivendo con l’ondata migratoria da Africa e Medio Oriente.

Ad ambasciate e consolati all’estero, inoltre, sono state date istruzioni di vagliare severamente caratteristiche e specializzazioni di quanti chiedono il permeso di lavoro, e di limitare al mimino gli assensi: proprio l’altro ieri, l’ ambasciata

tedesca a Tirana ha avvertito che solo una piccola percentuale delle domande da parte degli albanesi sarà concessa.

Fonte: Ibna

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