Le vittime francesi erano 3 partecipanti e 5 membri dell’equipe del reality “Dropped” del canale francese TF1. I tre partecipanti erano sportivi noti in Francia: Camille Muffat è stata medaglia d’oro di nuoto nei Giochi Olimpici di Londra, Florence Arthaud era una velista che aveva battuto il record della traversata dell’Atlantico Nord in solitario e Alexis Vastine è stato medaglia di bronzo di boxe nei Giochi Olimpici in Cina nel 2008. Secondo fonti della produzione, il conduttore di Dropped, Louis Bodin, e altri tre concorrenti sarebbero sopravvissuti all’incidente, mentre si ignora ancora la sorte degli ultimi due concorrenti, Jeannie Longo e Philippe Candeloro. Autorità del governo de La Rioja hanno confermato che uno dei due elicotteri apparteneva all’amministrazione locale e l’altro alla casa di produzione ALP, responsabile del programma. “Stavano preparando le riprese del reality, sul posto c’erano già da vari giorni circa 80 persone, in maggioranza francesi”, ha precisato una fonte ufficiale al quotidiano La Nacion.
“Sono triste per i miei amici, io tremo, sono inorridito, non ho parole, io non voglio dire nulla. Tristezza. Pianto”. L’ex calciatore della nazionale francese Sylvain Wiltord ricorda così, con un tweet, le vittime del tragico incidente tra due elicotteri avvenuto in Argentina, in cui sono morte dieci persone impegnate in un reality televisivo. Fra le vittime tre noti sportivi francesi: la campionessa di nuoto olimpica Camille Muffat, l’ex pugile Alexis Vastine e la velista Florence Arthaud. Wiltord era appena tornato in Francia, proprio dopo aver abbandonato lo show.
La procura di Parigi ha aperto un’inchiesta per “omicidio involontario” dopo l’incidente tra due elicotteri in Argentina che la scorsa notte ha provocato 10 vittime, tra cui 8 francesi. Lo riferisce la tv all news Bfm Tv.
Si tratta di una procedura standard per la giustizia transalpina quando avvengono morti violente, in circostanze non chiarite, di cittadini francesi all’estero.
Francia, parla l’avvocato di un concorrente morto nella serie di due anni fa – “Le norme di sicurezza non vengono rispettate durante questo genere di riprese”: lo ha detto al Figaro.fr l’ex legale della famiglia di Gérald Babin, morto durante la realizzazione della versione francese di Koh-Lanta, quasi due anni fa, accusando di negligenza le società di produzione dei reality, dopo il tragico incidente di ieri in Argentina.
“Sono profondamente triste per la brutale scomparsa di personalità così eccezionali da ogni punto di vista”. “Le condizioni in cui vengono realizzati i cosiddetti reality – avverte l’avvocato Assous – sono estremamente difficili, di una violenza inaudita, e possono spiegare il verificarsi di incidenti drammatici”.
E ancora: “Queste condizioni sono state già denunciate, in Francia come in altri Paesi. A causa dell’illegalità delle condizioni in cui vengono effettuate le riprese, società di produzione di queste trasmissioni sono già state condannate più di 300 volte, in particolare, per la deliberata violazione degli obblighi di sicurezza e dei più elementari diritti dei partecipanti”.
E ancora: “Per l’insieme delle società di produzione” il “vincolo principale è il tempo, che tentano di ridurre al massimo intensificando le riprese”. Più fanno presto, più risparmiano soldi (…) Questo ha obbligatoriamente un impatto sulla sicurezza, non solo dei candidati ma tutti i partecipanti”, ha concluso Assous.
Manaudou aveva rifiutato di partecipare – La campionessa francese di nuoto Laure Manaudou era stata contattata per partecipare al reality Dropped, ma aveva respinto l’offerta per rimanere accanto alla figlia. Anche un altro nuotatore francese, Amaury Leveaux, aveva risposto di no a Tf1. La scelta era così caduta su un’altra campionessa di nuoto, Camille Muffat che oggi è una delle tre vittime dell’incidente accaduto in Argentina.
“Sono rimasta sconvolta”, ha detto questa mattina Manaudou, che in un comunicato ha definito Muffat “una campionessa immensa che ha segnato la storia del nuoto mondiale”. Muffat e Manaudou erano state più volte rivali in gara, in una competizione che veniva spesso sottolineata dai media.
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