L'Ucraina batte cassa: serve un altro miliardo
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L'Ucraina batte cassa: serve un altro miliardo

Kiev ha in programma di costituire una riserva di gas strategica per le esigenze nazionali, ma per fare questo ha bisogno di un altro grande finanziamento dall’estero<br>

L'Ucraina batte cassa: serve un altro miliardo
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redazione Modifica articolo

17 Febbraio 2015 - 20.50


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L’Ucraina ha in programma di prendere in prestito un altro miliardo di dollari per costituire una riserva strategica di gas naturale e olio combustibile che la metta in grado di coprire le esigenze locali in situazioni di emergenza: ad annunciarlo è il primo ministro, Arseniy Yatsenyuk.

“Il governo ha adottato una decisione di costituire riserve di gas e olio combustibile valore di 1.000 milioni dollari attraverso prestiti in garanzia dello Stato – ha annunciato Yatsenyuk una riunione di governo – e questo miliardo dollari sarà spesi per costituire questo riserva strategica”, ha aggiunto, non fornendo però alcun dettaglio circa l’origine gas che si intende stivare.L’Ucraina è acquirente tradizionale del gas russo però afferma da tempo di voler tagliare la sua dipendenza dalle forniture energetiche da Kosca e per passare alle importazioni dai Paesi europei.

La società energetica statale “Naftogaz” ha fatto sapere il mese scorso che quest’anno Kiev prevede di coprire fino al 60 per cento del suo fabbisogno di importazione di gas dall’Europa, lasciando che il suo fornitore un tempo volta dominante consegni il resto.Il governo prevede che i “prezzi spot” del gas europeo per l’Ucraina a la prossima estate possano scendere ad un quotazione tra 250 ed i 300 dollari per 1.000 metri cubi ,e questo permetterebbe Kiev a rafforzare le sue riserve di stoccaggio sotterraneo.

L’Ucraina aggiunge anche che acquistare il gas russo non è più conveniente poichè “Gazpèrom” lo venderebbe al di sopra dei prezzi di mercato e sta cercando forniture alternative dall’Europa, finora ha acquistato gas russo a 329 dollari per 1.000 metri cubi nel primo trimestre di quest’anno. Naturalmente a rendere le trattive ancora più complesse sono gli attuali rapporti tra Kiev e Mosca, particolarmente tesi dopo i nove mesi diìel conflitto che ha contrapposto le forze governative ucraine ai separatisti filo-russi che hanno dichiarato “repubbliche popolari” nella parte orientale del Paese.

Fonte: Agenzie

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