Ucraina, prove di distensione
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Ucraina, prove di distensione

Il teorico "cessate il fuoco" é scaduto ieri sera, ma intanto i ribelli dell'Est su pressioni di Mosca hanno rilasciato il secondo "team" di osservatori dell'Osce

Ucraina, prove di distensione
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30 Giugno 2014 - 08.59


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Dopo il rilascio di un secondo team di osservatori dell’OSCE (Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa), i presidenti russo e ucraino Vladimir Putin e Petro Poroshenko discuteranno ancora per telefono con il cancelliere tedesco Angela Merkel e il presidente francese François Hollande per proseguire gli sforzi verso la pace.
Questa “conference – call” ,la seconda in quattro giorni, è stata fissata per venerdi prossimo a Bruxelles, dove il presidente filo-occidentale dell’Ucraina ha firmato un accordo di associazione con l’Unione europeo, provocando le ire della Russia che cerca di ripristinare l’influenza di Mosca, nelle ex repubbliche sovietiche.

Il rilascio degli ostaggi era una delle richieste specifiche avanzateda Kiev paesi europei che minacciando nuove sanzioni, sollecitano da giorni la Russia a far sentire il suo peso con i ribelli della parte orientale ed a far terminare la sanguinosa insurrezione separatista.La reazione di Viev é stata particolarmente sanguinosa , dall’inizio delle operazioni militari di Kiev, il 13 aprile, circa 450 persone sono state uccise e decine di migliaia di persone sono fuggite dalla regione industriale e russofona del Donbass.

Dopo un mese di prigionia, gli osservatori – un tedesco, un olandese, un russo e uno spagnolo – sono stati condotti a Donetsk. Un’altra squadra di osservatori dell’OSCE, rapito il 26 maggio, era stata rilasciata due giorni prima. “Crediamo di avere adempiuto ai nostri obblighi” , ha commentato il “primo ministro” dell’ auto-dichiarata repubblica separatista di Donetsk, Alexander Borodai.

Molto però resta da fare per riportare la pace nell’ est e dare attuazione al piano di pace tra le autorità filo-europee di Kiev ed i ribelli, che rivendicano la loro indipendenza in due regioni. Cinque soldati sono stati uccisi e 17 feriti nelle ultime 24 ore, ha detto il portavoce delle operazioni militari ucraino Oleksii Dmitrachkivskiï, intervistato su un canale locale. “La scorsa notte, nonostante il cessate il fuoco, i ribelli hanno bombardato una dozzina di volte posti di blocco dell’esercito”, lamenta.

Il ministro degli Esteri tedesco, Frank-Walter Steinmeier adesso sottilinea che che il cessate il fuoco stabilito con un forte sostegno e scaduto ieri sera “rappresenta un segnale positivo, ma è solo l’inizio del processo: dobbiamo fermare il rumore delle armi per dare una possibilità di successo ai negoziati.
I leader dell’Unione europea premoni intanto per l’ apertura di “negoziati sostanziali per l’attuazione del piano di pace” di Poroshenko. Questo piano in quindici punti, pubblicato la scorsa settimana, prevede la creazione di una “zona cuscinetto” al confine tra Ucraina e Russia che istituisce un corridoio per consentire ai combattenti venuti dalla Russia di tornare a casa dopo aver lasciato le armi, e prevede inoltre il decentramento del potere.

L’UE ha inoltre chiesto un accordo su un “meccanismo di verifica con la supervisione dell’Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa sul cessate il fuoco ed il ritorno delle autorità ucraine su tre punti di frontiera con la Russia”.

La mancanza di progressi, Mosca incorrerebe in nuove sanzioni economiche, una minaccia che ha sollevato qualche timore. Il ministro dell’Economia russo, Alexei Oulioukaev paventa conseguenze “gravi” per una crescita già lenta. Gli europei, come gli Stati Uniti, applicano già da quattro mesi una serie di sanzioni contro funzionari russi o filo-russi, con il congelamento dei loro beni nell’Unione ed il divieto di viaggiare all’interno della Comunità.

 

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