La deludente Hillary Clinton
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La deludente Hillary Clinton

Il segretario di Stato ha lasciato mano libera agli insediamenti israeliani. E ora si arrabbia con Netanyahu. Perfino Blair sembra meglio di lei.

Hillary Clinton
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28 Settembre 2011 - 14.47


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La signora Hillary Clinton, che guida il Dipartimento di Stato Americano, è arrabbiata. Ma non con Abu Mazen. Questa volta è arrabbiata con Israele. La decisione del governo israeliano di costruire altre 1100 abitazioni in territori palestinesi occupati riservate a popolazione di origine ebraica, i famosi insediamenti colonici, non gli è andata giù. Dice che è una decisione controproducente e che non aiuta il processo di pace. Francamente è difficile capire la diplomazia americana.
Il Dipartimento di Stato, un anno fa, ha proposto agli israeliani di proseguire i negoziati di pace con i palestinesi in cambio di un blocco di tre mesi della costruzione delle nuove case riservate a popolazione ebraica in territori palestinesi occupati. Israele ha rifiutato, Abu Mazen ha detto che allora non c’era più modo di seguitare a negoziare. E la Casa Bianca ha dato ragione a Israele. Tanto che, è storia di questi giorni, ha minacciato di porre il veto alla richiesta palestinese di riconoscimento del proprio Stato da parte dell’Onu.
Negoziare, secondo Netanyahu, vuol dire costruire case riservate a popolazione di origine ebraica in territori palestinesi occupati con il consenso palestinese. Lo dice da oltre un anno, coerentemente. Abu Mazen non è stato dello stesso avviso, ed è finito dietro la lavagna. Adesso perché si critica il povero Netanyahu? Ci consentiamo di fare un’affermazione, pesante è vero, ma la facciamo lo stesso: meglio Tony Blair della signora Clinton.

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