La scoperta di Kepler: tre nuovi pianeti fuori dal nostro sistema solare
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La scoperta di Kepler: tre nuovi pianeti fuori dal nostro sistema solare

Identificati tre esopianeti nei dati raccolti dal telescopio al termine della sua attività. Studio su Monthly Notices of the Royal Astronomical Society

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1 Giugno 2023 - 09.46


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Kepler, il telescopio spaziale della NASA lanciato nel 2009, si è ritirato nel 2018 dopo aver svolto diligentemente il suo compito fino all’ultimo. I dati raccolti dimostrano il successo della missione: la scoperta di un trio di pianeti extrasolari è stata recentemente pubblicata nell’articolo “Ultime scoperte planetarie di Kepler: due nuovi pianeti e un candidato a transito singolo dalla campagna K2 19” su Monthly Notices of the Royal Astronomical Society. La ricerca, che ha coinvolto anche cittadini appassionati di scienza, è stata coordinata dal Dipartimento di Astronomia dell’Università del Wisconsin-Madison.

Nella prima fase della missione, Kepler ha esaminato oltre 150.000 stelle nelle costellazioni del Cigno e della Lira utilizzando il metodo di transito per individuare potenziali pianeti extrasolari. Nel 2014, il telescopio ha avuto problemi meccanici che hanno richiesto una temporanea sospensione delle attività. Grazie all’intervento dei tecnici della NASA, Kepler è stato riparato e ha proseguito la sua missione con il nuovo nome K2. Durante questa fase, il telescopio ha analizzato oltre 500.000 stelle, confermando la presenza di oltre 2600 esopianeti.

Nell’ultima campagna, la numero 19, Kepler ha riscontrato alcuni problemi che gli hanno impedito di mantenere una posizione stabile per lungo tempo, limitando i dati di alta qualità a soli sette giorni su un mese di lavoro. Nonostante ciò, gli astronomi hanno ritenuto questi dati meritevoli di ulteriori analisi e hanno coinvolto cittadini appassionati di scienza nel progetto Visual Survey Group per approfondire le scoperte.

La ricerca ha portato a tre candidati pianeti, ciascuno in orbita attorno a una stella diversa. Gli astronomi hanno condotto ulteriori controlli utilizzando anche i dati di bassa qualità, confermando la natura planetaria di due dei tre candidati, mentre il terzo pianeta è ancora in attesa di conferma.

I tre mondi sono stati denominati con codici alfanumerici (K2-416 b, K2-417 b ed Epic 246251988 b) e hanno dimensioni che si collocano tra quelle della Terra e quelle di Nettuno, orbitando in prossimità delle rispettive stelle. Per uno di essi, K2-417 b, sono stati individuati ulteriori transiti grazie all’osservazione del satellite Tess della NASA, che ha ricevuto un importante contributo dalla missione Kepler nella ricerca di esopianeti.

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