Palù contro i perplessi: "I vaccini restano strumento efficace per fermare il Covid"
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Palù contro i perplessi: "I vaccini restano strumento efficace per fermare il Covid"

Il presidente dell'Aifa: "Dati recentissimi, dimostrano come anche la variante Delta venga efficacemente neutralizzata dagli anticorpi indotti dai vaccini a mRna"

Giorgio Palù
Giorgio Palù
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7 Luglio 2021 - 16.42


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La stagione estiva è iniziata da un po’ di tempo e la campagna vaccinale ha subito la giusta spinta propulsiva ma restano ancora molti i dubbiosi a riguardo.
“I vaccini si stanno dimostrando un formidabile ed efficace strumento per fermare il Covid. Ora dobbiamo spiegarlo con chiarezza a chi è ancora dubbioso. I dati che arrivano da Israele vanno proprio in quella direzione, anche con la variante Delta”.
Lo ha affermato il presidente dell’Aifa, Giorgio Palù, in un’intervista al quotidiano Il Messaggero.
“La campagna di vaccinazione ormai è già bene avviata. Il 61 per cento dei cittadini ha fatto almeno una dose e il 36 anche la seconda. Siamo riusciti a garantire una copertura molto elevata, con le seconde dosi, alle fasce più fragili e agli ultraottantenni. Dobbiamo assolutamente puntare a vaccinare il piu’ velocemente possibile la popolazione ancora scoperta, – ha aggiunto il virologo – le fasce più giovani che talvolta sono le più reticenti e gli oltre due milioni di over 60 non ancora vaccinati o esitanti che sono i più a rischio”.
Israele ha diffuso dei nuovi dati che parlano di una efficacia del 64 per cento del vaccino Pfizer sulla variante Delta. Resta un buon risultato? “Assolutamente si’! Supera significativamente quella che è considerata, in termini di sanità pubblica, la soglia minima per ritenere efficace un vaccino. – ha risposto Palù – E’ ancora più confortante il fatto che l’impatto del vaccino sia nettamente superiore sulle forme cliniche più gravi. Dati recentissimi, ottenuti con saggi in vitro dal gruppo di Virologia di Ulm, dimostrano come anche la variante Delta venga efficacemente neutralizzata dagli anticorpi indotti dai vaccini a mRna.
Nei paesi ad alta diffusione di questa variante come il Regno Unito, l’elevato tasso di vaccinazione ha reso le infezioni da variante Delta clinicamente gestibili con basso tasso di ospedalizzazione. La decisione di Johnson di aprire anticipatamente ha quindi fondamenti epidemiologici e scientifici”.
Infine sulla vaccinazione nei ragazzi in età scolare Palù ha sottolineato che “è importante sia nell’ottica di protezione dei ragazzi stessi, più soggetti all’infezione da parte di varianti maggiormente contagiose come la Delta, sia in un’ottica di immunita’ di gregge. Più aumenta la copertura vaccinale in tutto il territorio e minore è la circolazione del virus”, ha concluso. 

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