“Grazie ai vaccini ne usciremo”. Giovanni Rezza, direttore della Prevenzione del ministero della Salute parla della situazione del virus in Italia in un’intervista al Corriere della Sera e incoraggia: le terapie intensive piene erano attese, spiega: “Prima aumenta l’Rt, poi l’incidenza dei casi, poi l’occupazione dei posti letto ospedalieri e infine, purtroppo, c’è la crescita dei decessi. Siamo al giro di boa. Ora il sistema sanitario sta soffrendo e sconta l’accumulo dei casi nelle scorse settimane”, afferma.
Aprile sarà ancora un mese di restrizioni, avverte Rezza, ma si vede la luce in fondo al tunnel: “Ai tre vaccini ora disponibili, a metà aprile si aggiungerà il quarto e a ridosso dell’estate altri due”. Quindi chiede agli italiani “ancora un sacrificio per alcune settimane”. Sul vaccino AstraZeneca “gli inglesi hanno dimostrato che i benefici sono nettamente superiori ai rischi. Però gli eventi avversi rari di trombosi che hanno indotto altri Paesi a interrompere le vaccinazioni sotto i 55-60 anni non vanno sottovalutati. Dipende dall’agenzia europea Ema. Se dovesse pronunciarsi in modo diverso, Aifa ne prenderebbe atto”, risponde.
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