Bill Gates: "Non si torna alla normalità senza vaccino ma servono 1 o 2 anni..."
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Bill Gates: "Non si torna alla normalità senza vaccino ma servono 1 o 2 anni..."

Il fondatore di Microsoft che ora finanzia progetti scientifici e umanitari: "È adesso assolutamente indispensabile impegnarsi sulle terapie"

Bill Gates
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29 Aprile 2020 - 09.54


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Ci sono gli ottimisti e quelli che sono molto più problematici.
“Non torneremo alla normalità prima di uno o due anni. Con un sistema basato su test e tracciamenti dovremmo essere in grado di individuare in fretta i focolai d’infezione e di soffocarli. Anche così, però, non torneremo a una vita normale, perché le persone avranno grande timore di essere contagiate e cambieranno radicalmente le loro abitudini. Perfino se i governi dovessero stabilire che non c’è pericolo, la gente non tornerà a riempire gli stadi fino a che non sarà provato che le terapie o un vaccino rendono residuo il rischio di morte”.
A parlare così in un’intervista a la Repubblica è Bill Gates che, a proposito delle due strade vaccino e terapie, osserva: “È assolutamente indispensabile impegnarsi sulle terapie: possono essere messe a disposizione più facilmente dei vaccini perché a differenza di questi non è necessario testarle su così larga scala. Come sappiamo, nel Regno Unito stanno lavorando ad alcune terapie che noi riteniamo promettenti. Se alcune terapie in cima all’elenco dovessero fallire, ce ne saranno sempre altre di promettenti. Tuttavia per tornare ovunque alla normalità avremo bisogno sia di terapie estremamente efficaci, sia di un vaccino. Il vaccino è molto importante, perché è senza dubbio così che torneremo alla normalità”.
“Avevo previsto la pandemia in una conferenza nel 2015 e avevo anche descritto nei minimi dettagli sul New England Review of Medicine le misure che avremmo dovuto adottare per farci trovare preparati – dice il fondatore di Microsoft – L’idea era di essere pronti ad aumentare la nostra capacità di produrre test, a coinvolgere l’industria e renderla in grado di mettere a punto con la maggiore rapidità possibile una terapia e poi dei vaccini. Alla fine, però, si è fatto molto poco. Quasi tutto il lavoro di ricerca sui vaccini si fa nel settore privato; dato che la Fondazione Bill e Melinda Gates ha un ruolo neutrale e la possibilità di interpellare tutti gli esperti di questo campo, chiediamo che le aziende mettano a disposizione la loro capacità produttiva”.
Billa Gates ha parlato al telefono con il presidente Macron dello sforzo globale richiesto dall’Oms. Parla anche con il presidente Trump? “Non ho parlato con il presidente Trump, ma mi sono sentito più volte con il dottor Fauci (il consigliere della Casa Bianca per la strategia sanitaria, ndr), con il segretario alla Sanità Alex Azar e con il vicepresidente. Anche se gli Stati Uniti non prendono per ora parte all’impegno globale, credo che saranno comunque soggetti essenziali. Dobbiamo porre fine a questa malattia a livello globale, non solo perché abbiamo a cuore gli altri esseri umani, ma anche perché vogliamo che l’economia globale riparta e non vogliamo che le importazioni rischino di provocare un drammatico rialzo dell’epidemia”.

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