Il polo Nord della Luna visto da vicino
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Il polo Nord della Luna visto da vicino

Più di 10 mila foto scattate in quattro anni sono state necessarie per creare questo mosaico interattivo. Le immagini arrivano dal Lunar reconnaissance orbiter.<br>

Il polo Nord della Luna visto da vicino
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19 Marzo 2014 - 14.23


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di Eleonora Ferroni

La Nasa ha rilasciato un mosaico interattivo del polo Nord della Luna vista dall’alto (LROC Northern Polar Mosaic). Usando le due Narrow Angle Cameras (NACs) e la Wide Angle Camera (WAC) montate sul Lunar Reconnaissance Orbiter (LRO) sono state scattate più di 10 mila immagini (10.581 per la precisione) di una regione grande più o meno come un quarto degli Stati Uniti (2,54 milioni km²) con una risoluzione di due metri per pixel. Si tratta di uno dei più grandi mosaici mai creati e sicuramente il più grande mai pubblicato sul web: l’immagine, se stampata, sarebbe grande 867 miliardi di pixel e non basterebbe un foglio largo come un campo da football e lungo quasi altrettanto.

Le fotocamere che fanno parte del set-up Lunar Reconnaissance Orbiter Camera (LROC) possono registrare una straordinaria gamma dinamica di aree illuminate e in ombra. La realizzazione di questo mosaico è stata laboriosa: sono occorsi infatti ben quattro anni per scattare tutte le foto e sistemarle in questa composizione unica nel suo genere. Se il mosaico completo venisse elaborato come un singolo file richiederebbe circa 3,3 terabyte di spazio di archiviazione. Il mosaico elaborato, invece, è stato diviso in milioni di piccoli file compressi, il che rende gestibile per gli utenti la visualizzazione e la navigazione intorno all’immagine utilizzando un comune browser.

Una proiezione stereografica polare è stata utilizzata per limitare le distorsioni durante la creazione della mappa 2D. Inoltre, il team ha usato effemeridi (tabelle con calcoli di diverse grandezze astronomiche variabili) e dati topografici forniti dal Lunar Orbiter Laser Altimeter (LOLA) e informazioni sulla gravità raccolte dal Gravity Recovery and Interior Laboratory (GRAIL).

Oltre ad essere un importante strumento per studiare la superficie del nostro satellite, sarà fondamentale in futuro anche per individuare nuovi siti di allunaggio. In aggiunta a ciò, tutti, non solo gli astronomi e gli scienziati, possono divertirsi a zoomare sui diversi crateri fotografati dall’orbiter. Il mosaico fornisce abbastanza dettagli per vedere texture e sfumature impercettibili del terreno lunare. Grazie all’illuminazione costante con cui sono state scattate le immagini, è facilissimo confrontare le diverse regioni del polo Nord lunare.

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