Elly Schlein: "Inaccettabile che Giorgia Meloni metta sé stessa davanti al destino del Paese"
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Elly Schlein: "Inaccettabile che Giorgia Meloni metta sé stessa davanti al destino del Paese"

Elly Schlein contro Giorgia Meloni: "Sovrapporre la sua traiettoria politica al destino del Paese con questa leggerezza è inaccettabile".

Elly Schlein: "Inaccettabile che Giorgia Meloni metta sé stessa davanti al destino del Paese"
Elly Schlein e Giorgia Meloni
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27 Maggio 2024 - 08.46


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Elly Schlein ha parlato con il Corriere della Sera in una lunga intervista, che ha toccato i principali temi di politica interna ed estera. L’obiettivo della segretaria del PD si è fermato innanzitutto sul governo Meloni-

«Prima dice `O la va o la spacca´, adesso afferma «Chi se ne frega, io resto». Lei è quella del taglio alle accise e degli extraprofitti bancari, non stupisce che cambi. Ma sovrapporre la sua traiettoria politica al destino del Paese con questa leggerezza è inaccettabile».

«Quello di Giorgia Meloni è un governo mani di forbice. Questi tagli di 250 milioni sono gravissimi e il criterio è tutto insensato perché tagliano in proporzione di più ai comuni che stanno investendo più risorse nel Pnrr. Rischiamo che i comuni che stanno costruendo nidi e case delle comunità con il Pnrr poi a causa dei tagli del governo non abbiano le risorse per assumere educatrici ed educatori e personale e sanitario che ci lavori dentro». 

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«La spesa sanitaria non si calcola in valori assoluti ma sul Pil e da quando siede a Palazzo Chigi sta scendendo a livelli pre pandemia». Il Pd chiede «di far arrivare progressivamente la spesa sanitaria alla media europea del 7,5% del Pil. E chiediamo di sbloccare le assunzioni in questo settore, che sono state bloccate nel 2009 da un governo di cui le faceva parte». 

L’unica cosa concreta fatta dalla premier per la sanità e «far entrare gli antiabortisti nei consultori», ribadisce Schlein, determinata a portare avanti ala battaglia sul salario minimo che vedi le opposizioni unite «perché in Europa ci ha già la direttiva ma in Italia manca la legge. Io ho ascoltato le parole di questo video di Meloni in cui dice che il salario hanno ripreso a crescere più dell’inflazione e mi domando qual è il confine tra propaganda e le aperte bugie che stanno raccontando. Meloni è chiusa nella sua torre d’avorio, ma io vorrei che venisse a toccare con mano le condizioni materiali delle persone». 

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 «Quando viene arrestato un loro presidente per una pesante indagine su corruzione che lo coinvolge direttamente, i ministri si mettono a fare gli avvocati d’ufficio e la presidente del consiglio perde la parola. Le responsabilità penali le valuterà la magistratura, ma per opportunità politica si deve dimettere. Non si può lasciare un’intera regione ferma, paralizzata, appesa a una vicenda giudiziaria. E Meloni non chiedendo le dimissioni si allinea a Salvini e dimostra il suo scarso rispetto delle istituzioni. Ma non mi stupisce, stiamo ancora aspettando che chieda le dimissioni a Daniela Santanché». 

Elly Schlein conclude sulla questione ucraina, rispondendo indirettamente alle parole di Stoltenberg.

Il sostegno a Kiev «non può e non deve tradursi, come è sempre stato chiaro, in un ingresso diretto dell’Ue in guerra con la Russia. L’Ue deve avere una sua autonomia strategica e lo sforzo deve essere tutto orientato a sostenere la conferenza di pace in Svizzera di metà giugno, non a creare ulteriori escalation».  

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