Elly Schlein: "La destra voti con noi la legge sulla Sanità pubblica, per spendere il 7,5% del Pil in Salute"
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Elly Schlein: "La destra voti con noi la legge sulla Sanità pubblica, per spendere il 7,5% del Pil in Salute"

Elly Schlein: “Sfidiamo la destra a votare con noi la legge che permetterebbe all'Italia di arrivare alla media europea del 7,5 per cento di Pil destinato alla spesa sanitaria”.  

Elly Schlein: "La destra voti con noi la legge sulla Sanità pubblica, per spendere il 7,5% del Pil in Salute"
Elly Schlein
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21 Maggio 2024 - 13.41


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Ospite di un’iniziativa con i giovani universitari svoltasi nella sala Sassoli di Esperienza Europa, a Roma, Elly Schlein è tornata a parlare della proposta di legge che porta il suo nome sul tema della sanità pubblica.

“Sfidiamo la destra a votare con noi la legge che permetterebbe all’Italia di arrivare alla media europea del 7,5 per cento di Pil destinato alla spesa sanitaria”.  

“Si tratta di una legge che permetterebbe di sbloccare le assunzioni con un Piano straordinario. A livello regionale la maggioranza di centrodestra ha votato questo tipo di impianto, speriamo vogliano farlo anche a livello nazionale”. 

“Il disagio sociale deve essere affrontato con politiche contro povertà e politiche attive. Il nostro Paese ha toccato il picco di povertà, in Italia uno su dieci si trova in povertà assoluta. L’unica opportunità è sostenere politiche attive per creare società con meno disagio e anche con meno violenza”.  

Elly Schlein ha pi parlato della situazione di Gaza. “La strada giusta è il cessate il fuoco. Il conflitto sta durando da troppo tempo e ha già fatto troppe vittime. Il massacro va fermato immediatamente. Noi chiediamo al governo italiano e all’Europa uno sforzo diplomatico più forte, siamo stati sempre netti su questo. Abbiamo condannato durissimamente l’attacco del 7 ottobre e, con la stessa forza, denunciato la violazione dei diritti umanitari di cui si è reso responsabile il governo israeliano di Netanyahu. Ci aspettiamo uno sforzo diplomatico in più”.

“Il green deal deve avere un cuore rosso. Il disagio va ascoltato ma non possiamo aiutare gli agricoltori negando i cambiamenti climatici. La formula è pretendere più risorse, ricerca e innovazione per prendere per mano imprese e agricoltori. Serve una politica industriale. Le case green? Piagnucolare sulle scadenze non fa bene al Paese, dobbiamo pretendere fondi e risorse”.

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