Decreto Energia, Zanella (Avs): "E' devastante per ambiente ed economia, ecco le nostre proposte"
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Decreto Energia, Zanella (Avs): "E' devastante per ambiente ed economia, ecco le nostre proposte"

Decreto Energia, Zanella (Avs): "E' devastante per l'ambiente e la sostenibilità economica di famiglie e imprese. Questi gli ordini del giorno di noi di Avs per tamponare gli effetti perversi del provvedimento".

Decreto Energia, Zanella (Avs): "E' devastante per ambiente ed economia, ecco le nostre proposte"
Luana Zanella
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25 Gennaio 2024 - 12.09


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La capogruppo di Alleanza verdi e sinistra alla Camera, Luana Zanella, ha duramente contestato il provvedimento del governo Meloni sull’energia e le bollette, sul quale la destra ha voluto porre il voto di fiducia.

“E’ devastante per l’ambiente e la sostenibilità economica di famiglie e imprese. Questi gli ordini del giorno di noi di Avs per tamponare gli effetti perversi del provvedimento: proroga del regime Iva al 5 per cento per il gas metano e il teleriscaldamento, per tutelare il potere d’acquisto delle famiglie; no a nuovi costi a carico delle tariffe elettriche, i nuovi oneri siano coperti da una rimodulazione del sistema fiscale; ridurre progressivamente i sussidi ambientamenti almeno al 10 per cento annuo sino al completo annullamento entro il 2030”.

“Coinvolgimento degli enti locali per l’individuazione delle aree demaniali marittime per gli impianti eolici offshore; tutele per le aree individuate per la realizzazione di nuove infrastrutture della rete elettrica, soprattutto laddove esistono vincoli ambientali, paesaggistici, culturali; risorse pubbliche per favorire realmente il necessario sviluppo del settore eolico offshore; escludere lo stoccaggio geologico di Co2 all’interno delle aree protette, nelle Zone speciali di conservazione (Zsc) e nelle Zone di protezione speciale (Zps) della rete europea Natura 2000”.

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“Rigoroso controllo sulle scelte che saranno adottate dal commissario straordinario della Regione Siciliana in materia di gestione dei rifiuti, precludendo la realizzazione di nuovi inceneritori e verificando la coerenza delle misure adottate con il quadro europeo del cosiddetto Pacchetto economia circolare e degli obiettivi vincolanti di decarbonizzazione; stop all’utilizzo della tecnica dell’air gun o di altre tecniche esplosive per le attività di ispezione dei fondali marini; escludere dal Fondo sociale per il clima investimenti che prevedono l’utilizzo di fonti fossili”.

“Adeguare il Piano nazionale integrato energia e clima alle indicazioni della Commissione europea, rimodulando gli obiettivi di riduzione dei gas climalteranti secondo i target fissati a livello continentale; raggiungere la quota di energia prodotta da fonti rinnovabili pari ad almeno il 42,5 per cento del consumo complessivo a livello nazionale, in conformità con gli obiettivi fissati dall’Unione europea, prevedendo l’istallazione di almeno 12gigawatt annui di nuovi impianti a fonte rinnovabile a fronte degli attuali 3 gigawatt”.

“Escludere dall’utilizzo delle tecnologie Ccs (Carbon capture and storage – Ccs) quei settori industriali che già dispongono di alternative tecnologiche efficaci, efficienti e più convenienti di decarbonizzazione dei loro processi produttivi – conclude sempre Zanella -, prevedendo che i settori che possono utilizzare il servizio di trasporto e stoccaggio della Co2 siano unicamente quei settori industriali più inquinanti con processi di difficile riconversione (Hard to abate)».

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