Conte chiede l'intervento del giurì d'onore contro Giorgia Meloni: "Menzogne denigratorie, ho avvisato Mattarella"
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Conte chiede l'intervento del giurì d'onore contro Giorgia Meloni: "Menzogne denigratorie, ho avvisato Mattarella"

Conte invoca il Giurì: «C'è stata una interlocuzione con il presidente della Camera, Lorenzo Fontana, per cortesia istituzionale e, data la gravità di questi comportamenti, è stato avvisato anche il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella».

Conte chiede l'intervento del giurì d'onore contro Giorgia Meloni: "Menzogne denigratorie, ho avvisato Mattarella"
Giuseppe Conte
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18 Dicembre 2023 - 14.21


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 Giuseppe Conte, durante una conferenza stampa alla Camera ha annunciato di aver chiesto l’intervento di un giurì d’onore contro le parole di Giorgia Meloni, che lo ha accusato più volte sulla questione del Mes.

«Io ho appena consegnato al presidente Fontana una richiesta di istituire un giurì d’onore e una commissione deputata ad accettare le menzogne denigratorie e la dolosa condotta di Giorgia Meloni che ha offeso l’intero mio gruppo che sulla questione del Mes ha sempre assunto posizioni per quanto sofferte ma chiare, ha danneggiato italia e umilia il parlamento. Non lo possiamo accettare ed è un precedente che non può essere derubricato come dialettica politica,sventolando un foglio che esso stesso smentisce il dichiarante».

«C’è stata una interlocuzione con il presidente della Camera, Lorenzo Fontana, per cortesia istituzionale e, data la gravità di questi comportamenti, è stato avvisato anche il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella».

Sull’Ucraina, Conte ha invece ribadito la necessità di trovare spazio per i negoziati. «La vittoria dell’Ucraina non arriva, tutti gli analisti e strateghi militari, anche il capo delle forze armate ucraine hanno riconosciuto che non c’è nessuna vittoria militare sulla Russia all’orizzonte. Una situazione che rende ancora più debole un negoziato di pace».  

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«Le democrazie occidentali non conoscono le caratteristiche dei regimi totalitari, da noi le opinioni pubbliche contano. Quando c’è un’opinione pubblica che non comprende più le ragioni di un impegno militare così prolungato nel corso del tempo con tutte le conseguenze negative sulla nostra economia, che dureranno nel corso del tempo. Quando sono stati stimati 500 miliardi necessari per ripristinare un’Ucraina vivibile, senza contare il numero dei morti e dei profughi da un’Ucraina che si è svuotata per la maggior parte. Ecco tutto questo ci fa afferrare che l’unica strada è un negoziato di pace, il negoziato di pace non lo puoi fare con un tuo amico, il negoziato si fa con il nemico, ci si mette pazientemente a un tavolo e ci si confronta capendo quelli che sono gli interessi in gioco per costruire un percorso di pace e sicurezza».  

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