L’iter del ddl costituzionale partirà dal Senato, una particolarità istituzionale che ha messo in guardia l’opposizione, che ha subodorato uno scambio i ‘favori’ interno alla maggioranza tra premierato e autonomia. A lanciare l’accusa è Francesco Boccia, presidente dei senatori del Pd.
“La giornata di oggi conferma quello che denunciamo da tempo: al Senato si svolgerà il baratto, nella maggioranza, tra premierato e Autonomia. La notizia che la riforma costituzionale annunciata dal governo partirà dal Senato, se confermata, ci dice che i nostri timori erano fondati e che Palazzo Madama sarà il luogo dove Fdi e Lega si controlleranno a vicenda”.
“Alla faccia del confronto parlamentare, infatti, questa mattina in commissione bicamerale per le questioni regionali, si è proceduto con un altro strappo da parte della maggioranza che ha impedito che fossero fatte le necessarie audizioni sulla proposta di autonomia differenziata, e deciso di votare lo stesso il parere”.
“Come opposizioni non abbiamo partecipato al voto perché è evidente che si sta umiliando il Parlamento costringendolo a tappe forzate ad arrivare al voto del provvedimento presto, in parallelo con la riforma costituzionale. È quanto chiede la Lega come condizione per votare il premierato caro a Giorgia Meloni. A questo scambio ci opporremo con tutte le nostre forze”.