Caso Apostolico, l'Anm difende la giudice dagli attacchi del governo: "Persecuzione mediatica, teniamo alta la guardia"
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Caso Apostolico, l'Anm difende la giudice dagli attacchi del governo: "Persecuzione mediatica, teniamo alta la guardia"

Caso Apostolico, l'Anm: «Continuiamo a deplorare con sconcerto, dolore e preoccupazione la campagna di persecuzione mediatica promossa da alcuni organi di stampa e da esponenti politici della maggioranza di governo».

Caso Apostolico, l'Anm difende la giudice dagli attacchi del governo: "Persecuzione mediatica, teniamo alta la guardia"
La giudice Iolanda Apostolico
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16 Ottobre 2023 - 16.38


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L’Anm torna a difendere la giudice di Catania Iolanda Apostolico, dai volgari e pericolosi attacchi di Matteo Salvini e non solo. In una nota, la giunta esecutiva sezionale dell’Associazione nazionale magistrati del distretto di Catania, sottolinea l’atmosfera persecutoria costruita dalla destra intorno alla giudice.

«Continuiamo a deplorare con sconcerto, dolore e preoccupazione la campagna di persecuzione mediatica promossa da alcuni organi di stampa e da esponenti politici della maggioranza di governo contro il giudice del Tribunale di Catania Iolanda Apostolico, rea di aver adottato alcuni provvedimenti di diniego di convalida del trattenimento amministrativo di migranti – provvedimenti seguiti da altri di tenore sostanzialmente analogo da parte di altri uffici giudiziari».

«Il diritto dell’immigrazione è materia assai complessa che attiene ai diritti soggettivi delle persone: tale complessità è data non solo dalle molteplici fonti giuridiche (anche sovranazionali) coinvolte, ma anche dai frequenti mutamenti normativi che interessano tale ambito. Il dibattito sulle decisioni giudiziarie – anche pubblico e anche in questa materia – è lecito e, anzi, ben accetto. Ma non una riga di critica ragionata traspare negli interventi pubblici sopra accennati, bensì solo sconsiderati e indecorosi attacchi alla persona del giudice (finanche invocando – non è dato comprendere a che titolo – la sua `espulsione´ dal corpo della magistratura), perpetrati in ambiti estranei alla sfera professionale, sino al punto di pedinare e riprendere la collega nei suoi quotidiani spostamenti privati».

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«Tali attacchi, peraltro ripetuti a mo’ di stillicidio, nulla hanno a che vedere con la professionalità del magistrato e con le specifiche decisioni adottate nell’esercizio della funzione giurisdizionale, ma appaiono unicamente mirati a screditarne la figura; essi hanno inoltre l’effetto di intimidire coloro i quali – colleghi della suddetta giudice – saranno chiamati a pronunciarsi su vicende analoghe».

«La Giunta esecutiva sezionale dell’Associazione nazionale magistrati del distretto di Catania invita pertanto tutti coloro che stanno promuovendo questa indegna campagna denigratoria a desistere immediatamente da tali inaccettabili e illegittimi comportamenti, e ribadisce che continuerà a tenere alta la guardia di fronte all’eventuale perpetuarsi di tale linciaggio mediatico, valutando anche con i diretti interessati ogni opportuna iniziativa ulteriore da intraprendere a tutela della dignità dei colleghi».

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