Grosseto, la moglie prefetto di Piantedosi "approva" via Almirante: "Revisionismo storico"
Top

Grosseto, la moglie prefetto di Piantedosi "approva" via Almirante: "Revisionismo storico"

A Grosseto nascerà via Almirante, il Pd: "La pacificazione non si impone con la toponomastica ma non dimenticando la violenza nazi fascista".

Grosseto, la moglie prefetto di Piantedosi "approva" via Almirante: "Revisionismo storico"
Giorgio Almirante
Preroll

globalist Modifica articolo

12 Settembre 2023 - 12.21


ATF

A Grosseto via libera all’istituzione di Via Giorgio Almirante. Un progetto che vede anche la nascita di Via della Pacificazione Nazionale da cui si biforcano via Enrico Berlinguer e, appunto, la strada dedicata all’ex segretario del Msi.

Un tentativo di equiparazione, una finta pacificazione che passa attraverso il nullaosta del prefetto Paola Berardino, moglie del ministro degli Interni Matteo Piantedosi. 

Emiliano Fossi e Marco Simiani del Pd toscano accusano Paola Berardino di scarsa sensibilità. “La Pacificazione non si impone con la toponomastica ma con il rispetto di tutte le posizioni politiche e non dimenticando fatti tragici causati dalla violenza nazista e fascista”. 

Dello stesso avviso l’assessora regionale per il lavoro e per la cultura della memoria, Alessandra Nardini: “Con il nulla osta della Prefettura arriva a compimento il piano oltraggioso della maggioranza dell’Amministrazione grossetana, la cancellazione delle responsabilità storiche spacciata come pacificazione nazionale. È una scelta pericolosa, che manda un messaggio inaccettabile ossia che furono tutti uguali, chi si oppose al nazifascismo e chi, invece, lo sostenne e fece parte di quel regime di oppressione e morte. Non è pacificazione, è parificazione”. 

Leggi anche:  De Cristofaro (Avs): "TeleMeloni ce l'ha fatta, il disegno politico è quello di distruggere la Rai"

«Revisionismo storico» definisce la decisione la capogruppo alla Camera di Alleanza Verdi e Sinistra, Luana Zanella, citando un passo di uno scritto di Almirante pubblicato su «La Difesa della Razza» in cui scriveva che «il razzismo ha da essere cibo di tutti e per tutti».  Anche l’Anpi non si tira indietro, annunciando che «faremo le nostre valutazioni rispetto all’eventualità e ai contorni di un ricorso al Tar»

Native

Articoli correlati