Strage di Bologna, il Pd contro Giorgia Meloni: "Dimentica la parola Neofascista"
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Strage di Bologna, il Pd contro Giorgia Meloni: "Dimentica la parola Neofascista"

Strage di Bologna, Vaccari (Pd): «Chi, come la premier Meloni e il ministro Piantedosi, continua a parlare di atto terroristico confermano ciò che diciamo da sempre. Non hanno fatto definitivamente i conti con la fiamma che portano nel loro simbolo».  

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2 Agosto 2023 - 14.47


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Strage di Bologna, in una nota il segretario di presidenza della Camera e capogruppo Pd in commissione Agricoltura, Stefano Vaccari attacca Giorgia Meloni e la destra di governo.

«È scandaloso che a 43 anni di distanza dalla Strage di Bologna ancora non si conosca la piena verità sui mandanti e che si continui a negarne la matrice fascista. C’è bisogno di un rinnovato impegno delle istituzioni perché trionfi finalmente la giustizia e vengano spazzati via tutti i tentativi di insabbiamento e di depistaggio, fuori e dentro i tribunali, che anche in questi giorni sono riapparsi puntualmente». 

«Chi, come la premier Meloni e il ministro Piantedosi, continua a parlare di atto terroristico confermano ciò che diciamo da sempre. Non hanno fatto definitivamente i conti con la fiamma che portano nel loro simbolo».  

«Lo dimostra il fatto che il governo ha respinto in Aula le premesse e l’impegno di una mozione parlamentare, primo firmatario Andrea De Maria che ho sottoscritto convintamente insieme ad altri colleghi del Pd e delle opposizioni, che sospingevano, tra l’altro, l’esecutivo a garantire per quanto di competenza lo svolgimento sereno e senza interferenze dei processi, ancora non conclusi, riguardanti la stagione stragista che ha insanguinato l’Italia e ha visto collaborare insieme neofascisti, logge massoniche segrete ed agenti infedeli degli apparati di sicurezza. Non servono – conclude – generiche commissioni di inchiesta come vorrebbe la destra, per allargare lo spettro delle vicende irrisolte, ma serve che i tribunali assicurino finalmente alla giustizia i colpevoli e i loro sostenitori».

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Sul tema è intervenuto anche Brando Benifei, capodelegazione dem alla Ue. «Scrive Meloni: `Il 2 agosto 1980 il terrorismo ha sferrato all’Italia e al suo popolo uno dei suoi colpi più feroci´. Si è dimenticata una parola, che sbadata, ma per fortuna l’ha ricordata il presidente Mattarella: terrorismo di matrice `neofascista´. No alle rimozioni».

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